Il Palio del Principe

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Il Palio del Principe è una delle manifestazioni più importanti e più sentite della città di Bisignano. E’ considerato il Palio più importante del Sud Italia.

La manifestazione è dedicata alla venuta dell’imperatore Carlo V in Bisignano ne 1535, ospite di Pietrantonio Sanseverino Principe guerriero di Bisignano, in onore del quale si terranno festeggiamenti regali, tornei cavallereschi e battute di caccia. Accoglienza che l’Imperatore apprezzò in modo particolare tanto che per riconoscenza e gratitudine insignì il nostro Principe alla presenza della corte di Napoli, della più onorificenza spagnola “IL TOSON D’ORO”.

Il Palio di Bisignano è infatti una tradizione che, seppur ripresa nella forma attuale in tempi piuttosto recenti, risale almeno al XV secolo, quando il principe di Bisignano Pietro Antonio Sanseverino celebrava la visita dell’Imperatore Carlo V.

Gli eventi che ispirarono l’attuale manifestazione del Palio sono la festosa accoglienza, le cerimonie, i tornei e i festeggiamenti che si svolgevano in occasione della presa di possesso della Città da parte dei Principi regnanti; Il matrimonio del noto Principe Pietrantonio Sanseverino di Bisignano con Irene Castriota Skanderberg (1530), che diede origine ali vari insediamenti albanesi nel feudo di Bisignano, la famosa chinea bianca, cavallo o giumenta allevata in Bisignano dai Principi Pietrantonio e suo figlio Nicolò Bernardino, tanto ammirata e preferita dalla corte di Napoli donata annualmente al pontefice dell’epoca per il tiraggio del cocchio Papale, che finanche il Tassoni annota nella sua “Secchia Rapita”(1622); Tale chinea diventerà poi lo stemma di Bisignano.

Palio del Principe di Bisignano: la manifestazione

L’ambizione di riaccendere l’interesse verso le radici della propria città ha fatto si che il Centro Studi Spettacoli sulle Tradizioni “Il Palio” ha dato vita al Palio del Principe di Bisignano rievocando la nascita di una delle operazioni di cittadinanza attiva più originali del Sud Italia. Nel periodo del Palio, è possibile infatti notare il forte senso di appartenenza alla città e soprattutto l’attaccamento ai vari quartieri.

Le bandiere con gli stemmi dei quartieri di Bisignano

Gli otto rioni storici denominati: Piano, Piazza, San Simone, Giudecca, Santa Croce, San Pietro, San Zaccaria, Cittadella Coscinale sono i protagonisti principali che per l’occasione si colorano a festa ed espongono su balconi e finestre i vessilli e le bandiere. I quartieri, oltre a scontrarsi tra loro con la giostra cavalleresca, fanno a gara ad offrire succulenti sagre gastronomiche di specialità bisignanesi.

Durante il periodo del Palio, il Centro Studi Il Palio che organizza la manifestazione, promuove altresì importanti momenti di approfondimento della storia locale e della Calabria indicendo una giornata di studi, coinvolgendo studiosi noti studiosi. Altro elemento caratteristico del “Palio del Principe” sono proprio gli Sbandieratori del Palio, che hanno anche il primato di essere il primo gruppo di sbandieratori ad essersi costituito in Calabria (1996).

La prima edizione del Palio di Bisignano

La prima edizione del Palio del Principe di Bisignano avviene nell’anno 1991 e precisamente nei giorni 28-29 Settembre, resa possibile grazie alla buona volontà di Rosario Turco, ex impiegato comunale con la passione per la pittura e ad un gruppo di amici tutti appassionati dalla storia del patrio suolo.

Sulla base della storia e delle usanze dei luoghi si disegnarono gli stemmi dando così ad ognuno dei quartieri o rioni storici della Città un proprio emblema Araldico ed un colore. Così come avveniva un tempo quando erano i feudi, i casati i nobili ad effettuare tornei con i loro campioni, oggi la gente del popolo, i quartieri gareggiano per un trofeo, da conservare negli anni.

La manifestazione entusiasmò tutto il popolo bisignanese, il quale dimostrò in vari modi il proprio apprezzamento ed il proprio sostegno. Non è stato certo facile arrivare ai risultati odierni, gli ostacoli sono stati innumerevoli.
Un fatto è certo, che oggi come ieri, e come la storia ci detta, Bisignano con il suo Palio ed altre attività collaterali, può vantare il primato, ponendosi come forza trainante, sull’intero territorio calabrese.

La giostra cavalleresca del Palio

Il Palio si svolge in stile Torneo, I quartieri si incontrano uno contro uno in due gare (andata e ritorno). All’andata viene sorteggiato il campo di gara, che verrà invertito nel ritorno. I campi di gara sono due: IL CAMPO DEL SOLE e IL CAMPO DEL MURO. Il Cavaliere indossa il vestito da Cavaliere e una lancia che servirà per infilzare 8 anelli posizionati su 4 torri, che danno diritto a dei punti a seconda della  grandezza dell’anello. Inoltre c’è il Saracino che ha su un braccio un bersaglio con tre cerchi concentrici al quale il cavaliere deve colpire (sempre con la lancia) e che da il diritto ha 1,2,3 punti a seconda che si colpisca il cerchio più piccolo o più grande. Infine chi arriva per primo si aggiudica 5 punti.

Mauro De Luca, vincitore del Palio di Bisignano 2017
L’esultanza del cavaliere Mauro De Luca, vincitore del Palio 2017 con il rione Giudecca

La giostra cavalleresca del Palio si tiene l’ultima Domenica di Giugno presso il locale Campo Sportivo. La settimana precedente al palio si tengono numerose manifestazioni come: le feste di quartiere con le sagre gastronomiche e la sfilata di costumi medioevali.

Il Palio di Bisignano è un evento da non perdere per chi ama lo spettacolo e la storia. Un’emozione unica che coinvolge tutta la città e che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutta la Calabria e non solo.

Albo d’oro del Palio del Principe di Bisignano

1991: San Zaccaria (cavaliere: Francesco Sangermano)
1992: San Zaccaria (cavaliere: Francesco Sangermano)
1993: Cittadella Coscinale (cavaliere: Francesco Falsetta)
1994: Piano (cavaliere: Adelwais Roseville)
1995: San Pietro (cavaliere: Bernardo Liserra)
1996: San Simone (cavaliere: Aldo Fusaro, detto Iride)
1997: San Simone (cavaliere: Aldo Fusaro, detto Iride)
1998: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
1999: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2000: Giudecca (cavaliere: Ivan Molino, detto Capello)
2001: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2002: San Pietro (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2003: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2004: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2007: San Pietro (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2010: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2011: Giudecca (cavaliere: Antonio Belsito, detto Cassano)
2012: San Pietro (cavaliere: Antonio Belsito, detto Cassano)
2013: San Zaccaria (cavaliere: Ivan Molino, detto Capello)
2014: Piano (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2015: Piazza (cavaliere: Carmine Bisignano detto Cavallo)
2016: Santa Croce (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2017: Giudecca (cavaliere: Mauro De Luca, detto Aquila)
2018: Piazza (cavaliere: Carmine Bisignano, detto Cavallo)
2019: Santa Croce (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2022: Santa Croce (cavaliere: Claudio Amodio, detto ‘u Puffu)
2023: San Pietro (cavaliere: Pierpaolo Turco, detto Ulisse)
2024: San Pietro (cavaliere: Pierpaolo Turco, detto Ulisse)

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