Allora gli stessi autori di lode a titolo gratuito assolvessero anche al pagamento…

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Consorziati bisignanesi e proprietari di terreni cosiddetti asciutti, i quali vivete costantemente vessati dalle cartelle esattoriali inviate tramite Equitalia dal Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini Meridionali del Cosentino opponetevi a codesta ingiustizia. Documentatevi e contrapponetevi a chiunque volesse convincervi che pagare un tributo richiesto senza aver in cambio un servizio è un obbligo. Chiunque volesse far passare codesto tipo di messaggio elogiando l’operato di carrozzoni mangiasoldi è probabilmente esso stesso un usurpatore. Qualora qualcuno intendesse continuare a plaudire al presunto lavoro “preciso e professionale messo in cantiere sul territorio bisignanese dal suddetto Consorzio di Bonifica” dovrà assumersi l’irreprensibile responsabilità di dare una risposta a tutti quei Consorziati bisignanesi, i quali pur non avendo mai usufruito di alcun beneficio da parte dell’Ente Consorzio si ritrovano a dover pagare ogni anno un tributo superiore anche ai 1000 euro per terreni completamente privi di servizi di bonifica o irrigazione. Se il Sindaco Umile Bisignano e l’Assessore Francesco Falcone ritengono di continuare nella loro politica di esaltazione del Consorzio di Bonifica e del suo elevato pregio operistico sono liberissimi di farlo ma non con il portafoglio dei proprietari di terreni asciutti. I costi di una infelice “politica di cortesia” non si possono assolutamente far pesare sulle tasche della gente onesta, la quale è stufa di continuare a pagare tributi che non gli spettano e farlo magari per conto di chi si vanta invece di usufruire di un servizio idoneo e puntuale. Nonostante lo scandaloso articolo 23 della ingiusta legge calabrese 11/2003 in materia di bonifica, l’assenza totale e permanente di servizio nei territori cosiddetti asciutti comprendenti le zone più a monte e sebbene sull’argomento vi siano state diverse iniziative atte a denunciare grosse faglie nel sistema organizzativo e di bilancio dei Consorzi Calabresi (incontri-dibattiti con i cittadini, con i Sindaci, con i dirigenti degli Enti consortili, con i rappresentanti di associazioni di categoria agricole, con i Consiglieri provinciali e regionali, con l’Assessore regionale all’Agricoltura, tra cui una petizione al Parlamento Europeo, una interrogazione sottoscritta da 15 senatori italiani e una proposta di legge di iniziativa popolare nei confronti della quale persiste l’indifferenza del Consiglio regionale presentata il 6 febbraio 2013, a Reggio Calabria, presso i competenti uffici del Consiglio, da una rappresentanza del Comitato che ha promosso l’iniziativa, ha depositato il progetto di legge, sostenuto da circa otto mila firme, diretto a modificare l’art. 23, L.R. 11/2003, in materia di bonifica) ad oggi, si continua a voler per forza difendere ciò che appare indifendibile. Se nella zona a valle di Bisignano i pozzi di scolo sono stati improvvisamente puliti, l’acqua d’irrigazione viene erogata magicamente 24 ore su 24 e l’impianto fotovoltaico ed idroelettrico del Mucone – Cosenza è stato realizzato egregiamente anche con la benedizione dello Spirito Santo, allora è venuto il momento di chiedere il conto a tutti quei Consorziati – amministratori – religiosi che usufruiscono direttamente di codeste opere attraverso l’approvazione dei piani di classifica fino ad ora completamente omessi dal nostro sommo Consorzio di Bonifica. In conclusione, se per il Sindaco Umile Bisignano, l’Assessore all’agricoltura Francesco Falcone, l’Amministrazione comunale e altre istituzioni di categoria, il suddetto sistema dei Consorzi di Bonifica funziona egregiamente saranno altrettanto d’accordo sul pagamento delle cartelle esattoriali. Per tanto e viste le suddette prerogative, si invitano tutti i Consorziati che hanno ricevuto i solleciti di pagamento della quota consortile relativa alla zona a monte (terreni asciutti) di recarsi dimostrativamente presso le suddette Istituzioni e richiedere di farsi carico esse stesse del pagamento di codeste quote così da riconoscere al Consorzio Integrale dei Bacini Meridionali del Cosentino il merito per aver richiesto dei tributi immaginari. In parole spicciole se la sinergia tra il Comune di Bisignano ed il Consorzio sta permettendo agli agricoltori della zona a valle efficienti servizi, che fino a qualche anno addietro erano molto problematici (come si apprende da un comunicato di elogio a mezzo stampa) allora gli stessi autori di lode a titolo gratuito assolvessero anche al pagamento di tutte quelle cartelle esattoriali che nulla hanno a che vedere con quanto demagogicamente affermato nel comunicato pubblicato nel seguente link: http://www.bisignanoinrete.com/?p=11150. Inoltre è opportuno sottolineare che se un Consorzio di Bonifica realizzasse annualmente le proprie opere, approvasse i piani di classifica e rendesse puntualmente trasparenti i bilanci non ci sarebbe bisogno che il Sindaco e l’Assessore di un comune, eletti attraverso una minoranza degli aventi diritto al voto, si prodigassero nell’elogio di una risaputa macchina mangiasoldi e con un buco di bilancio superiore al milione e mezzo di euro. Riflettete gente, riflettete!

18/07/2013 – Alberto De Luca