Sant’Umile tra sacro e rock

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monumento vigliaturo

Sabato sera tra rock e arte per Sant’Umile. Nei tradizionali festeggiamenti dedicati al secondo Santo di Calabria, spiccano due assoluti protagonisti in riva al Crati: l’artista Silvio Vigliaturo e la band della Pfm. È stata, infatti, svelata al pubblico la statua realizzata dal maestro acrese e dedicata al Santo, con una composizione in vetro che raffigura l’umiltà in chiave contemporanea. Collocata al viale Roma e messa al sicuro da telecamere di videosorveglianza, la scultura raggiunge circa cinque metri d’altezza ed è un misto tra l’acciaio, per il disegno dello scheletro della struttura e il vetro, materiale prediletto da Vigliaturo, capace di sfruttarne al meglio la trasparenza e la brillantezza in una magistrale collezione di cromatismi affascinanti che traducono la figura di Sant’Umile in immagini cariche di simbolismo. Vigliaturo ha specificato che il Santo occupa la parte centrale dell’opera, quasi a fare da tramite tra la natura della base dell’opera, la bellezza floreale del mondo terreno e dell’animo umano, e il divino, lo Spirito Santo, che, sotto le sembianze della colomba biblica, si congiunge a Sant’Umile. La figura inginocchiata ai piedi del Santo, infine, rappresenta l’intera città di Bisignano e la sua devozione nei confronti del patrono protettore. In seguito all’inaugurazione della scultura si è svolto il concerto della Pfm, capace di trascinare nel divertimento tutto il pubblico della piazza. Il rock della band guidata da un irresistibile Franz Di Cioccio è stato, praticamente, la ciliegina sulla torta in una serata molto indicativa, con la Pfm che ha alternato i suoi brani e quelli dell’intramontabile Faber. Inoltre, la band ha annunciato l’uscita di un nuovo album per il 10 settembre dal titolo “Pfm classic”, in cui il gruppo sperimenterà basi classiche ed elettroniche.

Massimo Maneggio
su: L’ora della calabria

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