L’impianto di Bisignano non convince

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MONGRASSANO – Anche nel paese di origini arbereshe c’è preoccupazione sul versante ambientale. Le notizie provenienti dalla vicina Bisignano, sulla piattaforma tecnologica dei rifiuti, tengono in preallarme i cittadini e in particolar modo i politici dell’opposizione. Tra questi, è Alberico Salerno a prender la parola, specificando che ha già chiesto al sindaco mongrassanese, Ferruccio Mariani, di prendere una posizione su questa piattaforma. A Salerno, infatti, non sono piaciute alcune affermazioni precedenti: «La dichiarazione del sindaco di Bisignano, sulla questione piattaforma rifiuti, dove dichiara che gli altri sindaci della zona cratese sono favorevoli alla piattaforma, mette paura. Mi auguro che sia un’affermazione buttata lì senza basi, perché se mai fosse vero, vuol dire che c’è più di un folle che amministra il nostro territorio. La piattaforma trasformerà, qualora venisse costruita – secondo Salerno – la media valle del Crati, nella pattumiera della provincia. Penso alle decine e decine di camion carichi di rifiuti, che passeranno lungo la già caotica ex ss19, tra i centri abitati, vicino a scuole ed esercizi pubblici, per non parlare del pericolo che gli stessi veicoli possono costituire per gli utenti della strada».  Salerno propone le alternative: «Si dovrebbe iniziare con il produrre meno rifiuti possibili e questi, poi, agganciati a filiere nazionali e internazionali per il riutilizzo del materiale riciclabile. Creare una piattaforma di 180mila tonnellate anno di rifiuti, in questa zona, è la condanna a morte per il territorio fino a ben oltre la foce del Crati». Il consigliere d’opposizione prende posizione: «Come cittadino e consigliere di minoranza di Mongrassano mi dichiaro assolutamente contrario a questo folle progetto. Colgo l’occasione invece, per ricordare al sindaco di Bisignano – l’invito finale di Salerno – che ci sono centinaia di bambini che tutti i giorni svolgono le proprie attività scolastiche, a poche decine di metri dal “mostro” eternit che giace indisturbato sul tetto dell’ex cartiera».

Massimo Maneggio
su: L’ora della Calabria