RENDE – VIBONESE 0 – 2
TABELLINO
RENDE (4-2-3-1) Greco 6; Irace 6.5, Musca 5.5, Ginobili 5.5, Crispino 5 (dal 32’st Grisolia s.v.); Piromallo 6, Fiore 5.5; Caruso 6, Ottonello 5 (dal 27’st Deffo s.v.), Musacco 5 (dal 16’st Calise s.v.); Pignatta 5. In panchina: De Brasi, Miceli, Lenti, Molinaro, Marchio, Basile. All.: Giugno 6
VIBONESE (4-4-2) Mengoni 7; Diby Koffy Joel 6, Petta 6, Porpora 6.5, Procida 6; Foderaro 6, Carbonaro 6 (dal 18’st Cibelli s.v.), Salese 6 (dal 32’st Cosenza s.v.), Chiarello 6.5; Cocuzza 6.5, Savasta 6 (dal 27’st Pollina s.v.). In panchina: Loccisano, Spatto, Germole, Curcio, Allegretti, Saani. All.: Ammirata.
ARBITRO: De Luca di Ercolano
MARCATORI: 13’st Cocuzza (V), 40’st Pollina (V)
NOTE: Spettatori 300 circa. Angoli 9-2 per il Rende. Ammoniti: Greco (R), Irace (R), Ginobili (R), Fiore (R), Ottonello (R), Savasta (V). Recupero 1′ pt e 3′ st.
Alla fine arriva anche a smentirsi. La squadra di mister Franco Giugno, ieri pomeriggio, ha disputato una gara qualitativamente non all’altezza delle recenti uscite. Una partita dalle poche pretese in generale e comuqnue sia controllata dagli avversari i quali sono bravi ad aspettare il momento giusto per colpire. Un primo tempo quasi soporifero, non accade nulla sotto le porte delle due contendenti che non fanno altro che combattere per il possesso della palla a metà campo. Gli unici tentativi sono quelli dalla distanza dove il più delle volte i portieri non si devono neanche disturbare per sventare eventuali minacce. Degno di nota, l’unico vero rischio della prima parte di gara, è la conclusione dal limite di Fiore che costringe mengoni a volare sull’angolino del secondo palo. Il match, però , si gioca tutto nel secondo tempo e l’azione non tarda neanche ad arrivare. Dieci giri della lancetta e la difesa locale ne combina una che consente a Cocuzza di centrare il bersaglio. Un lancio dalle retrovie che sembrava senza risvolti ma dove l’attaccante è bravo a districarsi tra la (pseudo)morsa di Musca e Ginobili riuscendo a girarsi e a calciare la palla. Nulla può Greco sul tiro che va a gonfiare la rete per l’uno a zero della formazione ospite. A quel punto la squadra di Giugno diventa nervosa e il crollo è evidente. Ancora una volta si rivede lo spauracchio della squadra incapace di reagire e seppur creando diverse occasioni, c’è troppa frenesia nei pressi dell’area rossonera e tanta l’imprecisione degli attaccanti di casa. Ottonello, Caruso e Musca hanno le chances per rimettere in pari la questione ma i giocatori non riescono a passare. La Vibonese è brava a chiudersi e soprattutto impedisce l’avanzata degli esterni biancorossi e, infatti, si vede per la prima volta un Caruso sottotono quanto incapace di poter fare la differenza al contrario delle sue solite prestazioni. Come non bastasse, un Pignatta completamente spento da il colpo di grazia a un esibizione da dimenticare completamente. La conferma si ottiene durante il finale della partita, quando a cinque minuti dal termine la Vibonese chiude definitivamente la pratica acciuffando il più classico dei risultati. Il raddoppio è siglato, questa volta, da Pollina e come a non voler smentire la dinamica dei fatti, il gol viene eseguito ovviamente durante una fase di ripartenza. Locali ancora impacciati in attacco con un corner in cui si rischia il tutto e per tutto e poi l’innesco, dopo una respinta, di Chiarello che coglie l’opportunità e serve Pollina al momento giusto per agguantare i tre punti.