Il senso della Pasqua di Risurrezione nel volo di una capinera

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Mancano pochi giorni alla Pasqua di Risurrezione. Un appuntamento importante per ogni Cristiano che attende di rinascere con Gesù.

Per comprendere questo mistero basterebbe abbandonare il chiuso delle proprie abitazioni e passeggiare in luoghi aperti.

Una natura incontaminata colorata di verde che varia secondo la luce che irradia da diverse angolazioni i teneri germogli erbacei sospinti dal vento come fossero onde marine.

Gigli di campo, gladioli selvatici, papaveri tinti di bianco, di rosa e di rosso, campanule di color lavanda, margherite bianche e gialle, steli di grano ancora immaturo, finocchietto selvatico che inebria di odore l’ossigeno, biancospino, piccole ciliegie ancora verdi, alberi con chiome nuove e variopinte.

Quanta bellezza, quanto spettacolo, che paradiso tutto quello che il Signore ha creato per gli uomini insieme allo straordinario dono della vita.

Una capinera che sospettosa scruta il paesaggio circostante e plana affrettatamente verso una siepe di rovi in cui si addentra per trovare il suo cibo, il suo nascondiglio e il suo riparo.

Il Cristiano è paragonabile alla capinera e il roveto al regno dei cieli.

Non c’è bisogno di studiare sommi libri poiché il mistero di Dio è in tutto ciò che Egli ha creato e nel suo Figlio che nel giorno della Santa Pasqua risorgerà a nuova vita in ognuno di noi.

Nota dell’autore: La foto in articolo è stata realizzata dal sottoscritto mediante la tecnica del découpage grafico e fotografico.    

15/04/2014 – Alberto De Luca