Finisce in maniera tragicomica il Mondiale del Brasile, mentre per l’Olanda un piccolo contentino che non lava la delusione per una semifinale persa ai calci di rigore dopo un buon torneo. Finisce 3-0 la finale terzo/quarto posto tra Olanda e Brasile, partita che nessuno voleva giocare ritenendola inutile ma che alla fine tutti hanno cercato di onorare al meglio.
Nelle conferenze della vigilia Scolari e Van Gaal avevano letto la gara in maniera diversa: il Ct brasiliano vedeva in questa gara la possibilità di riprendersi dall’onta dell’1-7 di martedì scorso, oltre che la possibilità di chiudere il Mondiale con il sorriso e progettare un futuro di successi partendo proprio da questo terzo posto come ha fatto la Germania finalista in questa edizione ma terza sia nel 2006 che nel 2010. Van Gaal invece, alla sua ultima gara in oranje, riteneva questo match inutile, affermando addirittura che sarebbe stato meglio perdere la semifinale come il Brasile, cioè nettamente, piuttosto che in maniera così beffarda come avvenuto ai rigori contro l’albiceleste.
Scolari in campo schiera una formazione diversa rispetto alla debacle tedesca inserendo il rientrante Thiago Silva, Maxwell, Ramires, Willan e Jo, ma senza riuscire ad ottenere grandi risultati. Solamente Maicon e Oscar sono riusciti ad impensierire gli olandesi. L’Olanda invece (con Clasie e De Guzman in mezzo al campo al posto dell’infortunato dell’ultimo momento Sneijder), forte di un buon sistema difensivo (l’eredità da cui dovrà ripartire Hiddink) e delle solite folate offensive dei suoi contropiedisti, parte subito forte e dopo soli due minuti guadagna un rigore. Il fallo di Thiago Silva è da ultimo uomo ma fuori dall’area, cosa non vista dall’incompetente (l’ennesimo di questo Mondiale) arbitro Haimoudi che grazie il giocatore del Psg con un giallo ma regala agli olandesi il rigore trasformato da Van Persie. L’attaccante dello United torna al gol dopo il digiuno iniziato dopo la rete all’Australia e chiude la competizione con quattro reti e con tanti rimpianti: in finale ci sarebbero stati forse gli oranje con un Van Persie diverso rispetto a quello abulico della semifinale.
Al diciassettesimo della ripresa il raddoppio olandese con Blind, abile a calciare con il piede sbagliato (il destro) un grandissimo gol, con la complicità di David Luiz che rinvia sui suoi piedi un cross di De Guzman.
Il Brasile cerca in tutti i modi di recuperare lo svantaggio ma la lotta è disperata, come anche gli animi e i cuori dei giocatori, distrutti da questo nuovo tracollo. L’ovvia conseguenza di tutto ciò è il terzo gol olandese a fine gara realizzato da Wijnaldum.
Finisce così, tra i pochi sorrisi olandesi per un terzo posto che non consola e la disperazione brasiliana: il Maracanazo è un dolce ricordo in confronto a questa disfatta mondiale.