Il malcontento generale racchiuso nei versi di una canzone: per i ragazzi non è certo un periodo di grande fiducia nel futuro, anche guardando al proprio territorio bisignanese. La pensa così il giovane cantautore Carlo Falco che con la sua musica e le sue parole vuole dare una “scossa” ai suoi coetanei ma anche a chi rimane spesso nell’indifferenza. Il giovanissimo cantore, cresciuto nel quartiere di Santa Croce, nei suoi testi vuole raccontare il mondo che lo circonda senza nessuna illusione, come ha già fatto con un toccante brano dedicato alla storia del campo di concentramento Ferramonti di Tarsia. Nel caso attuale, invece, Falco ha dedicato alla città di Bisignano il brano “Un paese strano” (disponibile su youtube) e, avvalendosi dell’arrangiamento musicale di Francesco Bruno, ha provato un po’ a raccontare la metafora di una terra che, a suo dire, non riesce a cambiare passo e mentalità. La canzone, in pochi giorni dalla sua pubblicazione, ha già scatenato il dibattito in città, tra chi loda e si schiera dalla parte di Falco e chi, invece, pensa che il giovane cantautore abbia calcato la mano in quanto a pessimismi. L’obiettivo del giovane artista è stato comunque raggiunto: da buon cantautore ha raccontato la realtà senza filtri e in modo coinvolgente, stimolando l’opinione pubblica.
Masman
Un paese strano
Cammino insieme ai pensieri
E ai sogni ancora miei
E vedo un paese che non è come vorrei
Non punto il dito contro nessuno
Perché dovrei puntarlo a me
Io così deluso
Se resta tutto come è
Il mio, un paese strano
Il nostro, che paese strano
E allora non so più che dire
Se le parole sono solo le mie
E se tutto va bene così
Io ci ho provato ma non rimango qui
Abbiamo un santo così vero
Che nel mondo ci ha onorato
Ma da Umile che era
È passato a umiliato
Il paese mio è strano
E non lo cambierà mai niente
Se non cambierà per prima tutta quanta la sua gente
Che vive ancora di pregiudizi, di ingiurie e fallimenti
E i veri protagonisti siamo noi adolescenti
Il mio, un paese strano
Il nostro, che paese strano
E allora non so più che dire
Se le parole sono solo le mie
E se tutto va bene così
Io ci ho provato ma non rimango qui
Negli anni insieme a me
Crescono sogni silenziosi
Ma se mi guardo intorno
Non vedo altro che invidiosi
E si cerca sempre di fregare
In un paese che invece vale
Rifiuti, soldi e frane
Ma l’odio ancora rimane
Perché siamo schiavi della gente volgare e superficiale
Che ride, che beve e non ha niente da raccontare
E le menti pensanti
Sono troppo pesanti
E allora non so più che dire
Se le parole sono solo le mie
E se tutto va bene così
Io ci ho provato ma non rimango qui
A noi giovani la forza e la voglia di cambiare
Per scrivere una storia che faccia da morale
Per quelli che ancora vogliono provarePer quelli che ancora credono in un paese più norma