Top & flop Serie A: 1° giornata 2014-15

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Top:

Coman: esordio ufficiale nella Juve per l’ex Psg ed è subito uno spettacolo (nonostante avesse la febbre). Il ragazzo appena diciotenne e strappato a costo zero ai francesi gioca subito da titolare e viene sistemato vicino a Tevez. Con le sue giocate fulminee e un carattere da grande mette alle corde il Chievo, uscendo tra gli applausi dei suoi tifosi e della panchina. Dura soltanto 68 minuti a causa della febbre ma va più volte vicino al gol e delizia con ottime giocate da trequartista.

Deve solo migliorare sotto porta. Un nuovo Pogba? Ci siamo quasi.

 

 

De Sanctis: E’ lui, insieme a Nainggolan, l’uomo decisivo nella vittoria della Roma contro la Fiorentina. Quando i giallorossi cominciavano a sprecare le tante occasioni create e la Fiorentina si metteva in testa di riprendere i romani, è proprio lui a dire di no ai viola con due interventi prodigiosi: prima con la manona sinistra devia sulla traversa una punizione di Ilicic e poi con un riflesso sotto porta blocca Babacar. Ottimo il suo ritorno dall’infortunio.

 

El Shaarawy: Lo possiamo finalmente dire: il Faraone è tornato. Dopo un’estate senza infortuni e dopo il gol nel Trofeo Tim, una prestazione splendida quella messa in campo dall’azzurro contro la Lazio. Fantastico lo scatto con cui regala l’assist per il gol ad Honda, ma per tutta la gara è un moto continuo che regala numeri e qualità al primo Milan di Inzaghi. L’obiettivo è quello di tornare il giocatore di due stagioni fa, capace di fare 14 gol in 19 partite. La grande rincorsa di El Sha è iniziata.

 

Handanovic: Dopo la stagione passata ricca di errori, il portiere sloveno si riconferma il solito pararigori (l’ultima prodezza nella scorsa stagione contro Cassano). Si butta sulla sinistra e blocca il tiro di Larrondo: per lui è il quattordicesimo parato in Serie A, salendo così al secondo posto in questa speciale classifica dietro il recordman Pagliuca (24). Inoltre è perfetto anche nelle uscite. Ritrovato.

 

Pinilla: il cileno sembra essersi ripreso alla grande dalla delusione Mondiale e mette in campo una splendida prestazione. Un gol di testa e due ottimi tiri fermati da Rafael bagnano alla grande il suo esordio con il Grifone. Peccato per il risultato finale, ma questo Pinilla promette benissimo: due difensori erano troppo pochi per fermarlo!

 

De Guzman: è lui l’eroe del Napoli desaparecido di Marassi. Entrato nella ripresa al posto di uno spento Hamsik, regala con il suo inserimento nel finale i tre punti che rianimano la spenta banda Benitez. Il ragazzo giramondo (nato in Canada da genitori filippini e giamaicani e poi trasferitosi in Olanda) ex Swansea ricorderà a lungo questo suo esordio trionfale e probabilmente Benitez non finirà mai di ringraziarlo: non vincere la prima di campionato dopo la pessima figura di Bilbao sarebbe stato massacrante per i colori azzurri.

 

Zaza: festeggia alla grande la sua prima convocazione con la Nazionale A siglando una rete di rara bellezza. La sua partita è elettrica: si sbatte, si muove, sgomita, difende il pallone e conclude anche dopo lunghe corse. Il suo è un repertorio completo e siamo sicuri che in questa stagione regalerà tante gioie ai tifosi neroveri.

 

Dybala: L’argentino sembra avere un conto aperto con la Samp, visto che la sua prima doppietta italiana la segnò proprio ai blucerchiati due stagioni fa. La sua è una gara perfetta: rapace e cinico davanti a Viviano, realizza la rete infilandosi in mezzo ai due centrali blucerchiati, controllando bene il pallone in area e depositando in rete con un tocco dolce. Zamparini può fregarsi le mani: un potenziale nuovo Miccoli stà nascendo.

 

Sportiello: il nuovo portiere atalantino mette in scena un’ottima prestazione, con due parate da veterano e più in generale una partita sempre attenta. Il dopo Consigli è iniziato bene.

 

Cesena: va premiato il collettivo di una squadra che, nonostante abbia schierato gran parte della formazione della scorsa stagione, vince per la prima volta al debutto in A e batte i rivali gialloblù mai battuti nella massima serie. Una nota di merito va a Rodriguez, autore del gol partita e più in generale un giocatore con un’ottima media gol. Si confermerà anche in Serie A?

 

Di Natale: il solito, immenso, Totò. A 36 anni segna una doppietta al debutto contro la sua ex squadra, raggiungendo così quota 194 gol nella massima serie. L’arbitro gli annulla anche un gol, ma c’è da scommettere che anche questa stagione l’attaccante napoletano raggiungerà agevolmente la doppia cifra. One man show.

 

Flop:

Schelotto: Solamente per il tiro di destro con cui conclude nel primo tempo un ottimo contropiede della sua squadra “merita” di far parte dei flop di giornata. Certe occasioni contro la Juve non si possono fallire in quel modo…

 

Brillante: c’è poco di “Brillante” nel suo esordio in viola, anzi è forse la sua titolarità il massimo errore che può essere imputato a Montella per la sconfitta di Sabato. Nella prima mezz’ora la Roma è stata padrona del centrocampo proprio grazie ai suoi errori e su uno di questi è nato il primo gol giallorosso. Al 35° del primo tempo viene già sostituito dall’ex Aeroplanino, a conferma di una scelta sbagliata. Esordire a Roma contro questa Roma però non sarebbe stato facile per nessuno. Da rivedere.

 

De Vrij: Ci si aspettava tanto dall’olandese che tanto bene aveva figurato nel Mondiale, ma in realtà la sua prima recita in A è stata parecchio deludente. Sempre falloso (verrà ammonito), si perde El Shaarawy nell’azione del primo gol e decide il risultato anche nella seconda frazione, regalando a Menez un rigore. Nel finale potrebbe rimediare segnando il gol del 3-2 ma sbaglia. Da rivedere.

 

Larrondo: pessima la prestazione dell’attaccante argentino in forza al Torino. Nel primo tempo ha la grande occasione di portare i suoi in vantaggio dal dischetto, ma sbaglia il rigore più per demeriti suoi che per Handanovic (comunque super). Nel secondo tempo ha un’altra occasione imbeccato da Darmian ma sbaglia anche questa volta. Partita decisamente dimenticabile.

 

Antonelli: Assolutamente negativa la prestazione disputata dall’esterno azzurro, che nelle azioni di entrambi gol ha molto responsabilità. Salta fuori tempo su Callejon e si perde De Guzman: due errori capitali.

 

Parma: pessima la prestazione dei gialloblù, con giocatori con la testa al mercato (Biabiany), assenze pesanti (Cassano) e fantasmi in campo (Belfodil, il peggiore in campo). Se si vuole ripetere la stagione scorsa ci sarà tanto da migliorare e il mercato non ha di certo aiutato.

 

Laurini: il suo passaggio-assist a Di Natale è da Paperissima: voleva passare la palla a Sepe ma non si rende conto che c’è Totò tra lui e il suo compagno di squadra, regalando così un assist d’oro all’attaccante dell’Udinese. Insieme ai suoi compagni di reparto ha subito tantissimo le prodezze del recordman bianconero.