Al bando le retoriche nell’ultima assemblea del Pd. Dopo le primarie e anche le polemiche dovute al fatto di aver visto votare quasi tutti gli esponenti politici bisignanesi, i democrat bisignanesi si sono riuniti per fare il punto della situazione e impostare una strategia in comune per il prossimo appuntamento regionale. Molte sono state le perplessità degli ultimi giorni e anche l’assemblea, con circa una ventina di iscritti, ha confermato come si dovrà cercare anche un maggior consenso in città. I lavori dell’assemblea, coordinati da Aurora Trotta, segretaria dei Giovani democratici locali, hanno avuto il loro protagonista con Rosario Perri, segretario del circolo, che ha subito messo le cose in chiaro. Perri, infatti, ha detto a chiare lettere di volere un partito tutto unito verso un’unica direzione e ha fatto anche alcuni esempi sgraditi, come quello di Vincenzo Alfano, membro del direttivo Pd che, a dire del segretario, non si è espresso davanti ai tesserati, appoggiando alle scorse primarie Gianluca Callipo. Per una sezione dove la linea da seguire era tracciata verso Mario Oliverio, è stato uno smacco di troppo: «Ci vuole un partito più unito – ha commentato Perri – altrimenti che si riconosca una minoranza all’interno dello stesso. Le decisioni devono esser prese insieme a tutto il gruppo dirigente, non è possibile avere sempre i club in ogni appuntamento. Il partito non può essere gestito da poche persone e devo anche ringraziare pubblicamente alcuni dei miei giovani. Dobbiamo dimostrare una solidità anche all’esterno, perché siamo un partito sano che si è dovuto difendere anche da tanti pezzi della destra a queste primarie». Gli altri tesserati del partito hanno seguito la linea di Perri nella consapevolezza di dover dare una sterzata alla sezione e che, con molta probabilità, la pazienza e l’estremo senso buonista degli ultimi tempi sia ormai finito. Lo dimostrano anche le parole dell’ex sindaco bisignanese, Angelo Rosa: «La sezione deve camminare in maniera univoca per avere credibilità. Dividerci in tanti pezzi non serve a nessuno. A chi ci chiamerà prossimamente – ha aggiunto – risponderemo volentieri ma prima i candidati alle regionali devono dirci cosa faranno per Bisignano. Il paese ha diversi problemi e, in fatto ambientale, è diventato una sorta di pattumiera della valle del Crati e non possiamo continuare in questo modo».
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