Top & flop Serie A 2014-15: 13° giornata

Letture: 3238

Top:

Bizzarri: La più classiche delle rivalse da ex: è questa Chievo-Lazio per il portiere scaligero, quattro stagioni in biancoceleste assaporando più la panchina che il campo. Così arriva il quarto risultato utile consecutivo per la squadra di Maran grazie alle belle parate del suo portiere: quattro interventi decisivi su Djordjevic, Candreva, Mauri e De Vrij (in questo caso si supera).

Sansone: Finalmente si sblocca il folletto ex Bayern Monaco, realizzando una bellissima rete con un tiro da calcetto. Il gol è la ciliegina sulla torta dell’ennesima gara giocata alla grandissima, portando adesso a sette risultati utili consecutivi la striscia positiva dei suoi.

Vazquez: Sono altri i giocatori che decidono il match, ma è lui a seminare per novanta minuti il panico nella retroguardia del Parma. Si muove tantissimo e con Dybala crea una coppia esplosiva.

Menez: Sette gol in stagione come il suo numero di maglia, coronando con le due reti l’ennesima bella prestazione di questa stagione. Nonostante l’attacco influenzale si fa valere come falso nueve e non sbaglia dal dischetto un rigore pesantissimo per la stagione rossonera (la vittoria mancava da un mese) e chiude il match con una serpentina delle sue. Giocatore di un’altra categoria.

Matri: Si può fallire un rigore ma essere comunque tra i top della settimana? Sì se la prestazione che metti in campo è quella che l’ex Juve e Milan ha compiuto al Manuzzi di Cesena. Un gol, un assist di tacco e un costante gioco di sponda per la squadra. Insomma, un giocatore completo per questo Genoa.

Mati Fernandez: Le sue punizioni sono ormai una garanzia, infilando Cragno con una traettoria beffarda. Realizza il 2-0 con un rasoterra chirurgico.

Sportiello: Un’altra super prestazione per l’erede di Consigli. Bravissimo a deviare il tiro a colpo sicuro di Verdi, è decisivo in altre situazioni e permette ai suoi di portare a casa un punto importante.

Pirlo: Il coniglio dal cappello lo poteva togliere soltanto lui, giocatore di una classe assoluta e che probabilmente verrà ricordato tra i dieci giocatori italiani con maggiore classe. Il derby sembrava finito ma ad una manciata di secondi dalla fine regala una perla che porta tre punti fondamentali nella corsa Scudetto. Potrebbe essere ricordato come un gol Scudetto a fine stagione.

Pjanic: Se il gol di Pirlo non porta la Juve a più 5 sui giallorossi è merito del prestigiatore bosniaco che prima risolve un’azione convulsa in area nerazzurra e poi dipinge un arcobaleno su calcio di punizione. La sua classe cristallina e la sua leadership tengono ancora viva questa affascinante lotta Scudetto.

Eder: Un gol d’autore a suggello di una grande prestazione personale. Ha un conto aperto con i partenopei (due gol e un assist nelle ultime due sfide) e il suo gol potrebbe significare terzo posto solitario per la Samp se a fine gara Zapata non trovasse il pareggio. Resta comunque una grandissima prestazione personale.

Flop:

Biglia: Il suo calo delle ultime settimane corrisponde al calo di prestazioni e risultati della squadra di Pioli. Irriconoscibile, non fa la differenza.

Hellas Verona: La bella squadra che tanto fece bene nella scorsa stagione sembra ormai un vero e proprio miraggio. Il secondo tempo della gara contro il Sassuolo è l’emblema di questo cambio di ritmo, di gioco e di testa. Se Mandorlini non riesce a far rinascere la magia al più presto si prevede una stagione di pura sofferenza.

Felipe: Numerosi errori di distrazione gli “permettono” di diventare il peggiore della peggior difesa del campionato. A causa della sua limitata qualità tecnica non ne azzecca una, facendosi pure espellere nel momento fondamentale dell’incontro. E il Parma va sempre più giù…

Valeri: Prima non assegna un netto gol del Milan facendosi ingannare anche dal suo assistente di porta e poi non vede un fallo di Armero su Badu che poteva costare il rigore contro ai padroni di casa. Ma nel secondo tempo combina la frittata regalando un rigore (ed espulsione) che indirizza la gara verso i binari rossoneri. Pozzo a fine gara ha chiesto di non avere più a che fare con questo arbitro e il suo sfogo sembra molto motivato.

Volta: Prestazione pessima quella del difensore ex Sampdoria. Perde ogni volta l’uomo che si inserisce in area e in più devia in maniera decisiva il tiro di Burdisso che condanna allo 0-3 i suoi.

Balzano: Joaquin dalla sua parte fa il bello e il cattivo tempo, senza trovare mai la minima opposizione. Non prende mai la palla e diventa il simbolo di una retroguardia che sbanda. Sostituito per frustazione.

Papu Gomez: Dov’è finito il giocatore che incantava a Catania? Un’involuzione clamorosa su cui riflettere. C’è in campo ma non si vede.

Lichtsteiner: L’espulsione gli vale il voto basso in pagella e il posto nei flop della settimana. Oltre al rosso però “regala” una prestazione fatta di nulla: zero cross, tanta imprecisione, poca efficacia e tanta sofferenza contro Darmian. Brutta gara davvero per lo svizzero.

Dodò: L’ex romanista mette in scena una pessima prestazione, facendosi costantemente sorpassare dalla freccia Gervinho e andando in difficoltà con Maicon e Ljajic. Pessima serata.

Koulibaly: Le certezze trovate nelle ultime gare svaniscono nella sfida di Marassi in cui ricorre al fallo sistematico facendosi prima ammonire e poi espellere. Perde il duello fisico con Okaka e quello della velocità con Eder. Rimandato.