Top:
Dybala: Un giocatore di una classe pura e cristallina con il futuro assicurato. La gara contro il Sassuolo è l’ennesima conferma della consistenza di questo giocatore che, nonostante non segni il sesto gol consecutivo, mette in campo tutta la sua velocità ammonendo e facendo espellere avversari a non finire, oltre che siglando l’assist per la prima rete. L’avvenire è suo ma anche il presente: il Palermo della “Joya” vola.
Mauri: In attesa di Candreva, è lui a caricarsi la squadra sulle spalle. Giocate di classe e duetti costanti con Felipe Anderson portano a due gol di pregevole fattura. Da questa intesa può nascere la risalita della Lazio.
Gabbiadini: Sesto centro in campionato ma soprattutto un tiro mancino dei suoi che blocca la striscia record di vittorie casalinghe della Juve che durava da venticinque gare. Al minuto 84 costringe Buffon ad una grande parata salva risultato. Sarebbe un delitto venderlo al Napoli.
Toni: Rianima il Verona deludente delle ultime gare con un gol spettacolare: difesa della palla e girata implacabile sotto la traversa. Insostituibile.
Cossu: L’unico che porta un po’ di fantasia in un triste Tardini. Non è al top e si vede, ma resta comunque il faro di questo Cagliari.
Nainggolan: Micidiale il belga, il quale prima si procura il calcio di rigore sbagliato da Ljajic e poi si mette in proprio portando la Roma a meno 1 dalla Juventus grazie ad una rete strepitosa. Ringhia su tutti i palloni come un vero e proprio leader.
Mati Fernandez: Dai suoi piedi nascono sempre cose geniali, come i tanti assist che continua a creare in questa stagione. Una manna per i compagni, una condanna per gli avversari.
Bonaventura: Più di Menez, è lui il vero grande protagonista del match per i rossoneri. Realizza il terzo gol stagionale e tante altre giocate di pregevole fattura non solo in fase offensiva ma anche in quella difensiva, dove torna spesso e volentieri per aiutare i compagni. Vola sempre più in alto.
Gillet: Tre interventi decisivi per tenere il risultato incollato sullo 0-0 e permettere ai suoi di portare un prezioso punto a casa. Ottima la sua gara.
Kovacic: E’ il giocatore dal quale Mancini si aspetta più cose e non è un caso che la prima vittoria in A del nuovo ciclo “manciniano” giunga grazie alla sua rete che sblocca il match del Bentegodi. In un’ottima prestazione colletiva, è lui a brillare maggiormente.
Flop:
Consigli: Sciagurata l’uscita fuori dall’area con il quale costringe i suoi a trovare il pari in dieci. Un intervento davvero inutile che sommato all’errore contro l’Hellas cancellano le ultime belle prestazioni del portiere italiano. Ritornerà in campo nel 2015.
Moralez: Un paio di ripartenze nel primo tempo e nulla più. Colantuono gli chiede qualità in fase offensiva e sacrificio in fase difensiva ma non riceva nulla in entrambe le fasi.
Vidal: conferma negativa in questa Juve che non va oltre il terzo pari consecutivo tra campionato e Coppa. Il giocatore che trascinava la Signora si è smarrito tra i suoi infortuni, senza mai riuscire a recuperare quella condizione che lo rendeva un vero e proprio top player. Sbaglia tutto quello che può sbagliare anche nel primo bel tempo della Juventus e nella ripresa avrebbe meritato una netta espulsione per fallo su Duncan. Bocciato.
Guilherme: Fa davvero poco nei cinquantasette minuti in cui gioca e tra i suoi errori spicca quello che porta al vantaggio dell’Hellas. Sostituito per disperazione da Stramaccioni.
Cassano: In quella che potrebbe essere la sua ultima gara al Tardini perde 18 palloni, un’enormità per un giocatore della sua classe. Non aiuta i suoi a ritrovare un po’ di speranza.
Roncaglia: La sua gara è un mezzo disastro. Realizza un paio di svarioni difensivi sul quale rischia più volte di affondare i suoi. Pessimo.
Volta: E’ l’uomo in più della Fiorentina. Nel momento in cui i bianconeri sembrano ritornare in partita si fa espellere chiudendo praticamente il match. Dopo l’errore sul primo gol dei Viola un altro colossale sbaglio.
Koulibaly: Il modo in cui si fa saltare sul gol di Menez non è tollerabile per un calciatore di Serie A. Simbolo della traballante difesa napoletana.
Jansson: Pessima la gara del difensore granata, ammonito nel primo tempo ed espulso nella ripresa. In mezzo tanti balbettii.
Botta: Nella sua sfida da ex si fa notare negativamente da quelli che potrebbero ritornare un giorno i suoi compagni di squadra. Subentrato nella ripresa si fa espellere senza dare nessun aiuto ai suoi. Si blocca così la striscia positiva della squadra di Maran.