La pioggia di Genova, lo stadio chiuso di Parma, lo spezzatino e il calcio scoppiato, anzi la rottura del calcio. Perché di tutto questo si parla, ormai. Anche a 90° minuto, inevitabilmente, in quanto ormai di partite se ne vedono poche e di problemi invece tanti. Marco Mazzocchi e Jacopo Volpi provano quasi a indorare la pillola, ma il calcio italiano è morto, inutile girarci intorno. O, almeno, è vivo per le emittenti a pagamento.
Già dal primo servizio, quello di Stefano Mattei su Sampdoria-Genoa, si capisce che la domenica ha perso la sua sacralità. Poi, quando Saverio Montingelli intervista il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, con alle spalle il “Tardini” chiuso, arriva l’ulteriore conferma. Per la prima gara giocata bisogna andare da Stefano Bizzotto, in una sorta di triplo balletto con due collegamenti da Vinovo e il servizio su Juventus-Atalanta 2-1. Il primo tuffo nel passato ci riporta alla Domenica Sportiva di Enzo Tortora: è il compleanno della moviola, strumento abusato che nacque, in particolare, per il mondo del cinema, in quanto questo arnese era un modo pratico per studiare le singole inquadrature, così da avere una maggior possibilità di scegliere i migliori punti di taglio.
Andando al calcio, se possibile, ecco il primo servizio con Empoli-Chievo 3-0, affidando a Federico Calcagno la palma del migliore di questa puntata. Un’altra pubblicità, e un ricordo con Paolo Valenti intento a dare la linea a Marcello Giannini, allertato per un Fiorentina-Torino 4-1 d’antan: quello anticipato da Alessandro Antinelli non ha tutto il fascino del passato. Torniamo ai servizi con Lazio-Palermo 2-1 in mano ad Alberto Rimedio e i quattro palloni di giudizio un po’ eccessivi, Giacomo Capuano in premio per Milan-Cesena 2-0 e l’immancabile Gianni Cerqueti, stavolta per Verona-Roma 1-1.
Ai “Tempi supplementari” si scoprono molte cose. Intanto, Tiziano Pieri usa il termine del wrestling «laccio californiano». Poi, gli ospiti prendono forma. Beppe Dossena non demerita (e avrà un siparietto con Antinelli), Gianluca Zambrotta collegato da Milano non ha un monitor dove guardare i gol. E, come sua buona abitudine, gufa sulla Juventus, perché nove punti di distanza sono pochissimi.
Ci sono anche i servizi sui posticipi. Dario Di Gennaro è rapido per Napoli-Sassuolo, dopo aver diviso i tifosi partenopei e, mi sia consentito, Di Gennaro se vuole criticare il Napoli contro il Chievo è padronissimo di farlo. Poi, Marco Lollobrigida fa il punto per Cagliari-Inter di mestiere e abilità.
Al passaggio su Rai Sport 1 c’è tanta nostalgia: quella del bel calcio di un tempo, quando 90° minuto finiva anche nei tempi giusti, le partite si giocavano in contemporanea e le squadre non fallivano a febbraio.
Per rivedere la puntata di 90° minuto del 22 febbraio 2015: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90-minuto-96f893b8-d5e4-4bd6-a7b1-c8ad9306602a.html
“Tempi Supplementari”: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90-minuto—tempi-supplementari-5083c236-23d8-4e8a-9993-e3cbf1331894.html