Oggi come allora…Forza Grecia

Letture: 2891

4 luglio 2004, Alexis Tsipras è un giovane ingegnere che muove i primi passi nel mondo politico greco, Angela Merkel invece muove i primi passi nella leadership della CDU, due così specie in questo periodo nulla sembrano avere in comune, eppure quella sera probabilmente saranno stati entrambi incollati davanti alla televisione ad assistere ad uno dei più grandi miracoli sportivi della storia, la vittoria della Grecia, guidata per giunta da un tedesco all’europeo.

grecEstate 2004, in Portogallo si tengono i campionati europei… Figo, Zidane, Raul, Rui Costa, Henry, nomi degni di un mondiale si sfidano per aggiudicarsi il titolo di Campione d’Europa, ai nastri di partenza tra i favoriti ci siamo anche noi con Buffon, Nesta, Cannavaro, Del Piero, Totti, Vieri, Pirlo, Camoranesi, ed il Trap a guidarci, ci mettono di diritto in questa categoria, eppure questo europeo resterà tra le pagine più deludenti della nostra storia (ma nulla di paragonabile al mondiale brasiliano ndr), di quell’europeo più che il ricordo dei gol ci resterà lo sputo di Totti e la mitica conferenza stampa di Vieri nella quale tacitò i giornalisti al seguito definendosi più uomo lui di tutti loro messi insieme (di sicuro Bobone ha avuto più donne di tutti i giornalisti messi insieme).

Ma torniamo al clima di festa di Euro 2004, una nazione intera il Portogallo sospinge una generazione di fenomeni, quella di Figo e Rui Costa, verso una vittoria che forse ingiustamente manca a questo paese fucina di talenti nel corso della storia, il primo avversario lungo la strada è la piccola Grecia di Otto Reaghel, …non c’è storia, eppure la piccola Grecia con gol di Seitaridis, batte il Portogallo, e successivamente il passaggio del turno nel girone eliminando clamorosamente la spagna.  È festa per la piccola Grecia che anche senza un albergo per il ritiro, perché considerando il fatto che prima di euro 2004 la Grecia nei grandi tornei aveva soltanto perso, la federazione non aveva prenotato l’albergo per tutta la competizione, si qualifica ai quarti di finale, dove l’avversario è da brividi, la Francia di Zinedine Zidane.

Otto Reaghel da vecchio esperto navigato predica calma chiede ai suoi di fare l’impresa, la federazione intanto un po’ per scaramanzia un po’ perché si affronta la Francia decide di prenotare l’albergo soltanto fino al giorno della partita, che clamorosamente vede la vittoria dei greci grazie ad un inzuccata di  Charisteas.

La Grecia di nuovo priva di un albergo ma piena di sogni arriva alla semifinale, l’avversario è forse il più ostico del torneo, la repubblica ceca di Pavel Nedved, ancora una volta gli ellenici partono sfavoriti, ma quando il povero Nedved si infortuna ed esce. Sembra che l’incantesimo sopra gli uomini di Reaghel debba proseguire, ma nei 90 minuti non accade nulla, si va ai supplementari dove Traianos Dellas ancora una volta clamorosamente elimina i favoriti.

Si va in finale il portogallo si ritrova davanti i greci, stavolta sappiamo come batterli sembrano dire i portoghesi eppure Charisteas con un’altra inzuccata regala un sogno al popolo greco (nb: Emilio Fede vinse l’unica scommessa della sua vita, puntando sulla Grecia data a 4, nonché l’autore del seguente pezzo. E basta in Italia).

4 luglio 2004: la Grecia al centro dell’Europa.

A distanza di undici anni la Grecia per altri motivi e nuovamente al centro dell’Europa.

Oggi come allora, un po’ per simpatia, un po’ per tifare i deboli, un po’ per ricordo, a tutti noi viene di nuovo da dire… FORZA GRECIA .

Salvatore Guido Marzullo