Il bilancio di previsione approvato il 29 luglio è il risultato di una gestione amministrativa fallimentare sul piano politico e censurabile sul piano economico-finanziario. L’amministrazione per pareggiare i conti utilizza, ancora una volta, il benefit della Regione Calabria per la realizzazione della piattaforma dei rifiuti , anche se di questo impianto non c’è più traccia nella programmazione regionale. È prevista l’alienazione di un terreno il cui valore, ha mio avviso, è esageratamente alto, è stato rinviato al 2016 il pagamento di diverse fatture ad alcune imprese, fatto questo che pone diversi interrogativi e perplessità, è stata aumentata la tassa sui rifiuti (TARI) di cui l’Amministrazione ha già chiesto l’anticipo delle prime due rate. Siamo tra i comuni che pagano le tasse più alte d’Italia con servizi di scarsa qualità. Ad aggravare questo quadro disastroso spuntano ancora come funghi oltre 450 mila euro di debiti fuori bilancio.Proprio per questo ho fatto inserire in alcuni atti deliberativi che si palesa, ancora una volta, una difforme attività amministrativa e gestionale rispetto ai principi di sana gestione economica e finanziaria fissati dalle norme in materia. Infatti nonostante i riconoscimenti già operati da questa Amministrazione nello scorso anno, dalla disamina delle relazioni dei responsabili di settore in merito alle proposte di riconoscimento di debiti fuori bilancio, in particolare del IV e V Settore, emerge che vengono ancora oggi portate al riconoscimento delle fatture, prive di copertura finanziaria, relative al 2013 e ad anni precedenti. Ciò conferma che anche in occasione dei riconoscimenti operati nel 2014 sono state, deliberatamente e indebitamente, occultate altre fatture riferite alla stessa annualità portate al riconoscimento. Già in occasione del parere sul bilancio di previsione 2013 del revisore dei conti si osservava che la situazione dei debiti fuori bilancio rappresenta una grave irregolarità nelle gestione contabile pregressa che potrebbe far perdere di significatività ai rendiconti degli esercizi 2013 al punto da imporre la segnalazione alla Sezione Regionale della Corte dei Conti. Da ciò si può sicuramente dedurre che esistono delle responsabilità politiche, amministrative e gestionali diffuse, poiché l’emergere, ancora oggi, di debiti fuori bilancio riferiti ad anni precedenti palesa la volontà di reiterare l’occultamento di debiti sommersi al fine di evitare la corretta imputazione all’esercizio finanziario in cui sono sorti, falsando di fatto le risultanze del Conto Consuntivo e del Patto di Stabilità. Il Comune è sull’orlo del default. Mi auguro che questo ulteriore appello non passi inosservato e che vi sia una reazione da parte di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Città di Bisignano.
Francesco Fucile