Sì al referendum del 17 aprile

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Il Partito Comunista d’Italia  e il suo assessore Borchetta per il “Si” al Referendum del 17 Aprile


“Votando Si al referendum del 17 Aprile sulle trivellazioni avremmo l’opportunità di guardare con ottimismo ad un futuro energetico pulito e rinnovabile già affermato nei paesi più avanzati del pianeta. Il Si equivale a dare una scadenza definitiva all’estrazione di idrocarburi da parte di società private che svolgono le loro attività sfruttando beni appartenenti allo stato e quindi all’intera collettività.

E’ noto inoltre che il mare vicino alle trivelle è inquinato da sostanze cancerogene in due casi su tre, così com’è risaputo che il petrolio recuperabile soddisferebbe il consumo italiano per appena 7 settimane.

Queste sono solo alcune delle ragioni per cui crediamo sia doveroso votare Sì al referendum del 17 aprile”.

 

Questo è  l’accorato appello che giunge del Partito Comunista d’Italia di Luzzi attraverso la voce del suo Assessore Camillo Borchetta.

 

“L’invito del governo all’astensione è un insulto alla dignità di tutto il popolo Italiano”, continua nella nota. “Un governo non ha il diritto di invitare alla diserzione, ma ha l’obbligo di favorire e facilitare qualsiasi forma di partecipazione popolare. Se non lo fanno, il motivo è uno solo: interessi privati in atto pubblico.

E, purtroppo, i  casi di cronaca giudiziaria che hanno coinvolto elementi dell’esecutivo Renzi in questi ultimi giorni ne sono la riprova”.

 

“In un periodo storico in cui è stato fatto macello della Carta Costituzionale e la sovranità del popolo è stata cancellata dagli ultimi governi,  l’augurio è che in tanti si rechino alle urne domenica 17 Aprile perché il Referendum resta la più alta forma ed espressione di democrazia.”

 

Infatti, non è in gioco solo, e sarebbe già tantissimo, lo sfregio alla bellezza e alla vita di splendidi luoghi della nostra terra e del nostro mare. È in gioco la stessa idea della democrazia e di ciò che è necessario fare e non fare per salvaguardare la vita sul nostro pianeta”.