SANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – La Rems (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) di Santa Sofia d’Epiro ha ufficialmente aperto i battenti quest’oggi con nove pazienti, tutti calabresi, provenienti dall’Opg siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto. La struttura – come annunciato in un comunicato da Carlo Guccione nel mese scorso, che da molti anni si batte per il recupero e la riapertura delle strutture sanitarie abbandonate -, costata 516.456 euro, realizzata nel 1996 ma mai messa in funzione ed anzi, più volte vandalizzata, ha visto la luce in questo piovoso giorno autunnale. A nulla sono valsi i tentativi delle varie fazioni politiche locali di scongiurare l’apertura della struttura che, a loro dire, «rimane troppo vicina alle scuole, alle strutture sportive nonché alla piazza del piccolo centro albanofono». Niente da fare, alla fine l’”incompiuta” è rinata.