Il Comune di Bisignano dovrà “garantire il servizio idrico”

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E’ stato accolto il ricorso di una famiglia residente in contrada Petroselle di Acri. Quella del servizio idrico è una piaga che ha costretto tutti i bisignanesi e non solo a convivere da sempre con questa fastidiosa realtà. Anche una famiglia che vive nel rione Petroselle del Comune di Acri risulta priva della fornitura dell’acqua dallo scorso 20 novembre e a finire sotto accusa è il Comune di Bisignano che eroga il servizio idrico al rione. Dopo le varie sollecitazioni all’Ufficio Acquedotti e alla Polizia municipale, il problema è rimasto. E così, la famiglia si è rivolta al Tribunale di Cosenza per vedere risarcito il danno. E così dai giudici è arrivata la decisione attesa: “Sono meritevoli di tutela sia il diritto al corretto adempimento degli obblighi inerenti il contratto di fornitura idrica a servizio della propria abitazione, da parte dell’ente somministrante sia il diritto, costituzionalmente rilevante, alla salute, comprensivo della salvaguardia e del soddisfacimento delle esigenze igienico-sanitarie della persona” e che l’erogazione dell’acqua “con continuità presso l’abitazione attiene ad un bene di primaria necessità di diretto ad assicurare il soddisfacimento delle indispensabili esigenze”.

Il Comune di Bisignano, in qualità di ente somministrante del servizio idrico in quell’area, dovrà quindi adoperarsi per garantire il godimento della fornitura, per consentire a chi vive nella zona di avere un servizio idrico con continuità. A combattere in prima fila con gli abitanti del rione Petroselle è l’avvocato Luigi Caravita che già da qualche anno sta portando avanti una battaglia legale per la tutela dei cittadini e già nel 2010 affermava: “Il comune di Bisignano sembra essere completamente estraneo ai fatti e dinanzi ai solleciti telefonici e personali continua ad asserire di non avere i mezzi e di avere pazienza. I pagamenti, tuttavia, continuano a riceverli e, soprattutto, ad esigerli”. Il ricorso, del quale nei giorni scorsi la decisione del dei giudici del Tribunale di Cosenza, si è reso necessario in quanto il Comune di Bisignano, nonostante le numerose segnalazioni non avrebbe risolto il problema persistente dal 20 novembre scorso.