Scompare a 83 anni il cosentino Stefano Rodotà, maestro di diritto che è stato in procinto di diventare presidente della Repubblica.
“Addio a Stefano Rodotà. Ci mancherà l’uomo, prima ancora del grande giurista” – Il cordoglio del Presidente della Provincia per la scomparsa di un cosentino illustre, ma soprattutto di un uomo dalla grande umanità
“Con la morte di Stefano Rodotà, Cosenza e la Calabria perdono una delle parti migliori di sé. È scomparso un grande maestro, un grande cosentino, un grande calabrese. Ci ha lasciati un grande italiano, la cui fama di giurista ed insigne intellettuale aveva travalicato i confini nazionali, consacrandolo a livello internazionale quale impareggiabile costituzionalista. Ma noi oggi, con grande tristezza, piangiamo prima di tutto l’uomo dalla vita intemerata, l’amico dei più deboli, il grande fautore della pace. L’uomo umile, nonostante la sua grandezza; uno dei più grandi esempi di ciò che deve essere l’amore per la cultura, per la verità, per la giustizia sociale”.
Queste le parole del Presidente della Provincia di Cosenza in ricordo di un vero Maestro di vita e di diritto, che ha difeso strenuamente la Costituzione della Repubblica italiana ed è rimasto sempre fermo nei suoi principi di libertà, ma umano anche nella critica.
“Questo è un grande lutto per tutti noi – ha aggiunto Franco Iacucci – e ognuno di noi oggi si sente più solo, più indifeso. Piangiamo colui che prima di tutto è stato con orgoglio un cosentino e un calabrese, ma anche vicino a tutti coloro che nella società hanno sempre perseguito quelle che degli uomini sono le insopprimibili virtù e i diritti inalienabili”.