La serenata è stata fin dalle sue nobili ed antiche origini un esempio di tradizione popolare, di canti, balli e soprattutto mezzo attraverso il quale comunicare l’amore. A far rivivere questa incantevole atmosfera tra gli 8 rioni del centro storico di Bisignano ci pensa come ogni anno “Il centro studi il Palio” che nelle ultime edizioni ha posticipato l’evento alla settimana che inaugura i festeggiamenti di S. Umile (il secondo santo di Calabria). Infatti, in precedenza le “Serenate” venivano organizzate e realizzate il 14 di Febbraio in occasione della festa degli innamorati.
Quest’anno invece si terranno Domenica 20 Agosto dalle ore 21 in poi con gruppi musicali folk che canteranno 3 brani sotto il balcone da dove la fanciulla si affaccerà per rendere gli omaggi ai suoi “corteggiatori”. Tra i gruppi, saranno presenti anche giovani bisignanesi e brani inediti, per i quali quest’anno e per la prima volta e’ stata formata una giuria di qualità che assegnerà il premio alla critica per il miglior brano inedito in dialetto. L’altra giuria sarà invece chiamata, come ogni anno, a decretare il vincitore della 23 esima edizione del Palio delle Serenate. Già da tempo le fanciulle e i musicisti si apprestano a rievocare la calda e dolce atmosfera dell’amor cortese, di un amore d’altri tempi ormai(quasi medioevale), privo di tecnologie e di materialismi sentimentali per riallacciare un contatto diretto con la semplicità dell’amore più puro e sincero tramite la più antica ed efficace arma per arrivare dritti al cuore della persona amata. Le Serenate, a Bisignano, oltre ad essere un grande evento culturale e il riaffiorare della tradizione più recondita, tipica di questi antichi borghi, sono anche motivo di aggregazione sociale, fervore spirituale, curiosità. Tra gli stessi cittadini si possono infatti udire domande, dubbi, propositi e pronostici su chi sarà la fanciulla che si affaccerà da quel determinato balcone, chi sarà il gruppo musicale che suonerà, chi sarà il vincitore, chi sarà il conduttore.
Chi ha curiosità, chi pone domande, chi ha dubbi vuole solo conoscere e le serenate sono una forma di conoscenza; un voler conoscere le proprie radici, le proprie emozioni, quelle più nascoste e forse ormai da troppo tempo accantonate in un ripostiglio tecnologico perché in fondo l’amore è contatto visivo e non attrito di fili elettromagnetici.
Roberto Adimari
su: ilpaliodibisignano.it