Il Siracusa non si ferma più e vince ancora in trasferta, cancellando la delusione di sette giorni prima nel pari interno contro il Pisa. Azzurri cinici quanto basta per portare via tre punti preziosi nella corsa alla salvezza, e Cosenza troppo sotto tono per far sua la posta e uscito tra i fischi del pubblico. Siracusa che ritrova Spinelli dopo il turno di squalifica e con Bongiovanni preferito ancora a Bufalino. Ma la gara dell’esterno aretuseo durerà solo 12 minuti per un problema muscolare, sostituito proprio dal giocatore ragusano che si rivelerà decisivo.
Cosenza – Siracusa (1-1) 1-2
Marcatori: 5’ pt Matteini (C); 37’pt Mancino (S); 35’st Bufalino (S)
Cosenza: De Luca, Matteini, Giacomini (39’st A. Fiore), Wagner, De Rose (k), Fanucci, Daud (27’st Daud), Coletti, Biancolino, Degano (15’st Olivieri), Mazzeo;
A disposizione: Galeano, Scarnato, Bernardi, Roselli;
Allenatore: Mario Somma
Siracusa: Baiocco, Lucenti, Strigari, Spinelli, Petta, Ignoffo (k), Bongiovanni (12’pt Bufalino), Mancosu (18’st Desideri), Cosa (31’st Abate), Mancino, Giordano;
A disposizione: Fornoni, Di Silvestro, Giurdanella, Biondo;
Allenatore: Guido Ugolotti
Arbitro: Fabio Maresca (Napoli); Assistente 1: Antonio Falanga (Torre del Greco); Assistente 2: Luigi Signorelli (Napoli).
Note: cielo sereno; spettatori: 2.580; incasso: 18.200; Ammoniti: Giacomini (C); Spinelli (S); Fiore (C); Corner: 4-4 Recupero: pt 3’ – st 4’
L’allenatore del Cosenza, Mario Somma: ‘Perdere ci può stare, ma non come abbiamo perso oggi. Partita dai due volti: bene nel primo tempo, meno nel secondo. La squadra in campo ha concesso poco agli avversari, siamo riusciti ad attuare un buon pressing, ci è mancata anche un pizzico di fortuna. Il secondo gol era evitabile, abbiamo commesso troppe ingenuità. I miei timori prima della partita erano tutti per la linea difensiva composta da persone che giocavano insieme per la prima volta e che ad inizio stagione era impensabile e proprio due distrazioni in questo reparto ci hanno condannato. Il Siracusa si è mostrato organizzato, vivo atleticamente, mentre noi abbiamo peccato anche sotto il profilo della personalità. Ai ragazzi ho detto di restare tranquilli, sereni, è un momento che dobbiamo superare e abbiamo i requisiti per tirarci fuori’.