Il Parlamento della Catalogna ha approvato oggi una dichiarazione di indipendenza. Al voto, avvenuto a scrutinio segreto, hanno partecipato soltanto i partiti indipendentisti. I popolari, i socialisti e Ciudadanos hanno invece abbandonato l’aula prima dell’inizio. Sono stati settanta i voti favorevoli, 10 i contrari e due le schede bianche. Formalmente è stata descritta come una mozione sulle conseguenze di una dichiarazione d’indipendenza, per cercare di evitare guai legali: nei fatti, è una dichiarazione di indipendenza. Secondo gli esperti, quello della mozione sulle conseguenze è stato infatti un arzigogolato espediente per evitare guai legali. La procura generale spagnola aveva fatto sapere che in caso di dichiarazione d’indipendenza il presidente catalano Carles Puigdemont e altri membri del governo e del Parlamento sarebbero stati accusati di “ribellione”, un reato che prevede fino a 30 anni di carcere.
Per le strade di Barcellona è grande festa e al di fuori del Parlament, dove si sono radunati in migliaia, mentre da alcuni edifici pubblici stanno già sparendo le bandiere spagnole. Ammainati i vessilli nazionali dai municipi di Girona, Tortosa, Figueres, Lleida e del Parlament catalano.
Un esito che il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, ha definito “un atto criminale”. Su Twitter il premier ha poi assicurato che “lo stato di diritto restaurerà la legalità in Catalogna” e ha invitato il popolo spagnolo a mantenere la calma.
Il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, ha invitato il popolo della Catalogna a difendere il Paese “nelle ore che vengono restando sul terreno della pace, del civismo e della dignità. Quello che abbiamo fatto – ha continuato – è stato un passo lungamente atteso e combattuto”.
Alfano: “L’italia non riconosce la Catalogna indipendente”: “L’Italia non riconosce e non riconoscerà la dichiarazione unilaterale di indipendenza proclamata oggi dal Parlamento regionale della Catalogna. Si tratta, infatti, di un gesto gravissimo e fuori dalla cornice della legge. Per questo motivo, esprimiamo una ferma condanna e, al tempo stesso, l’auspicio che si possa ripristinare un dialogo, nel rispetto della Costituzione spagnola, per risparmiare alla popolazione un escalation di tensione, ben lontana da un Paese unito e dalla forte impronta europeista come la Spagna”. E’ quanto afferma il ministro degli Esteri Angelino Alfano. (Foto: Repubblica)