La novità dell’ultimo consiglio comunale è stata, senza dubbio, la ricomparsa di Sandro Vilardi all’interno dell’assise. Il consigliere dell’opposizione è rientrato grazie alla fiducia del suo nuovo partito, l’Udc, e del segretario Piero Lirangi che crede vivamente nell’ex elemento di “Unione Democratica”. Lirangi e i centristi riportano in scena un protagonista ritrovato della politica cratense che spiega i motivi del suo ritorno.
<<Le circostanze – afferma Vilardi – che mi hanno portato ad autosospendermi dalla partecipazione dei lavori del Consiglio Comunale sono maturate in un contesto temporale in cui il clima politico-istituzionale si presentava particolarmente acceso e avvelenato per le continue e violente contrapposizioni tra le diverse rappresentanze presenti in Consiglio Comunale e fuori. In special modo tra noi del gruppo di Unione Democratica e i maggiori esponenti di quest’Amministrazione si era creata una profonda frattura a causa delle note vicende di carattere giudiziario, che hanno interessato questi ultimi. In quel momento, considerata la natura dei reati, che erano stati ipotizzati dell’autorità Inquirente, le opposizioni in modo autonomo e differenziato hanno deciso di far conoscere e di denunciare all’opinione pubblica i comportamenti di tipo gestionale-amministrativo che avevano, fatto scaturire tale vicenda, destando non poco sconcerto e disorientamento con il grave danno di compromettere l’immagine stessa della nostra città.>>.
Vilardi si è però pentito:<<A distanza di tempo, bisogna riconoscere, che tale opzione da me totalmente condivisa e accettata si è rivelata del tutto sproporzionata e inutile sul piano operativo.
A ciò si deve aggiungere, che personalmente, ero convinto che l’autosospensione avrebbe riguardato un periodo abbastanza limitato nel tempo, in quanto doveva servire esclusivamente all’obiettivo dichiarato della denuncia e poi ritornare tra i banchi del Consiglio, pertanto sento il dovere di scusarmi con i miei elettori. Sono giunto a tele determinazione non solo per mia riflessione personale ma soprattutto in considerazione della mia nuova appartenenza all’Udc, che ha annunciato in più occasioni che questa maggioranza va esclusivamente incalzata continuamente rispetto al mancato raggiungimento degli obiettivi annunciati e programmati e rispetto a un metodo di conduzione della cosa pubblica troppo egocentrico e sbilanciato sulla figura del capo>>.
Vilardi ora promette massimo impegno:<<Ho deciso così di aderire all’Udc, convinto di poter contribuire a dare visibilità e forza alle proposte e alle iniziative che s’intenderanno intraprendere. In attesa di definire, di concerto con la sezione, la collocazione da assumere in Consiglio, sin d’ora dichiaro di rappresentare l’Udc a ogni livello. Nella convinzione di portare a termine correttamente, in quest’ultimo scorcio di consiliatura il mandato affidatomi dagli elettori, confido nella comprensione e nell’aiuto di quanti mi hanno finora sostenuto, nonostante incertezze ed errori>>.
Massimo Maneggio