Il Tarsia non si sente tutelato : subite troppe situazioni incresciose

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COMUNICATO UFFICIALE ASD TARSIA 1976

Come è risaputo ai più quest’anno Tarsia ha avuto, dopo molti anni, una squadra di calcio con cui identificarsi e creare una sana partecipazione allo sport che tutti amiamo. Avevamo e abbiamo il dovere morale di riabilitare la dignità di una comunità minata dagli incresciosi episodi, in ambito calcistico, avvenuti anni fa.
La squadra da subito è stata seguita da tutti i cittadini sia in campo che in trasferta, il nostro atteggiamento in campo e fuori si è sempre contraddistinto per educazione, ospitalità e gentilezza. Tuttavia abbiamo motivo di pensare che l’educazione, gareggiare all’insegna dei sani principi e nel rispetto degli avversari, nei campi dilettantistici di questa regione non è possibile o, quantomeno, la nostra Lega non è capace di tutelare chi cerca di comportarsi in modo civile.
Elenchiamo qualche fatto in ordine sparso per far capire quali assurdità dobbiamo, ogni domenica, assecondare:
– Siamo stati spesso soggetti a multe incredibili, la più clamorosa per un inventata esplosione di petardi in campo. Tutti gli spettatori oltre che le forze dell’ordine presenti alla partita possono verificare e testimoniare che ciò non è mai avvenuto.
– Siamo stati multati perché un arbitro ha dichiarato di essere stato minacciato fuori dal campo di gioco (eravamo in trasferta tra l’altro) da una persona “probabilmente” riconducibile alla squadra.
– Nella scorsa partita per alcune discussioni (anche se animate) alcuni nostri giocatori hanno subito 9 giornate di squalifica ed altri sono stati fermati fino a giugno. Ci sembra una sanzione esagerata o comunque incoerente visti i precedenti che noi stessi abbiamo subito. Abbiamo visto i nostri prendere schiaffi sotto gli occhi di arbitri e commissari di campo ed avversari prendere zero o una giornata di squalifica e poco importa se si trattava del capitano oppure no. Strano!
– Sempre in relazione all’ultimo incontro La Lega ci comunica la squalifica di un nostro calciatore fino a giugno. Lo stesso, però, non è mai stato espulso ne sul referto redatto dall’arbitro è mai citato un suo comportamento scorretto.
– Abbiamo giocato partite su campi allagati sotto piogge che rendevano invisibile anche la palla senza che il direttore di gara facesse un cenno per sospendere la partita mentre su altri campi venivano sospese o addirittura non disputate partite per molto ma molto meno.
– Abbiamo visto arbitri intrattenere rapporti a dir poco “amichevoli” con calciatori avversari che addirittura si rivolgevano al direttore di gara chiamandolo per nome.
Non vogliamo nemmeno citare i numerosi errori arbitrali. Non vogliamo apparire la solita squadra di dilettanti che si lamenta per dei torti avuti all’interno del rettangolo di gioco. Sappiamo di essere in un campionato dilettantistico e riconosciamo quando gli errori sono fatti in buona fede. Ciò che non accettiamo è la superficialità e cattiveria gratuita verso una società, o addirittura una comunità intera, che sta facendo di tutto per promuovere la sana aggregazione sociale e il miglior spirito sportivo tra le nuove generazioni. Non possiamo pagare (in ogni senso) gli errori del passato che, tra l’altro, non ha commesso questa dirigenza.
La lega dovrebbe tutelare le realtà sane, civili e propositive come la nostra e non assecondare atteggiamenti intimidatori che poco hanno a che vedere con lo sport.
Purtroppo, finora, nonostante i numerosi tentativi di incontrare il Presidente della Lega, lo stesso si è più volte negato a noi. Crediamo tutti insieme in un futuro migliore attraverso lo sport, speriamo che tutti, dirigenti di Lega compresi, abbiano le stesse intenzioni.

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