Il mistero del regalo di Natale a Bisignano

Letture: 3638

Fino a non molto tempo fa camminando per le vie di Bisignano si potevano scorgere tanti piccoli negozi, nei quali trovare il regalo di Natale: un bel cappotto nuovo, un vestito di qualità, un buon paio di scarpe, da acquistare a
buon mercato con tanta soddisfazione. Esisteva una sinergia fra il venditore ed il compratore, dettata da una fiducia reciproca fra chi offriva capi prodotti esclusivamente in Italia e chi, invece, era consapevole di portare a casa una merce di ottima qualità spendendo anche una cifra considerevole rispetto a quello che aveva risparmiato con sacrificio durante tutto l’anno.

Oggi tutto questo agli occhi di tanti moderni ragazzi, potrebbe apparire come un peccato di provincialismo. Ma volgendo lo sguardo intorno a noi, ci si rende conto di come oramai la gente subisce involontariamente le fruste della politica globalizzante e del cosiddetto libero mercato. Entrando in un qualsiasi esercizio commerciale ci si rende subito conto che quasi tutti i prodotti di uso quotidiano recano il marchio cinese. Purtroppo, però, accade spesso che i manufatti risultano confezionati con materie prime di scarsa qualità, compromettendo tutta una serie di meccanismi all’interno della filiera di produzione e di vendita. Eppure, se si fa attenzione al prezzo esposto sulle merci risulta il più delle volte esagerato rispetto al reale valore di quel dato bene di consumo. Carissimi giovani ragazzi ma anche adulti vaccinati forse non si tratta di malinconiche  paranoie  provinciali!

 La grande distribuzione ha fatto il suo doppio gioco promettendo in un primo momento la competitività dei prezzi  al ribasso attraverso il libero mercato e successivamente imponendo il suo eccessivo costo dopo aver mandato in frantumi l’economia dei piccoli commercianti, i quali dal canto loro hanno subito l’imposizione del ricatto della contraffazione dei marchi orientali in cambio della propria sopravvivenza economica. Ecco allora spiegato l’arcano per il quale oggi è diventato quasi  impossibile rivisitare le piccole botteghe di paese e comprare un bel regalo di Natale.

17/12/2010 Alberto De Luca