“Figlio mio và, hai la mia benedizione
Una parte del mio cuore parte insieme a te, custodiscila
La sera prima di addormentarti componi un pensiero per me
Io farò la stessa cosa per te
Ti auguro tantissima fortuna
Hai deciso di volare da solo
E’ giusto e naturale, per tutti, prima o poi
Però ti raccomando, prima di agire, rifletti almeno 10 secondi
Ricorda i miei insegnamenti
Fatti onore in tutte le cose che farai
Fai in modo che io possa essere fiero ed orgoglioso di te
Non arrecare disonore, con il comportamento, a te stesso o alla tua famiglia
Rispetta il Paese che ti accoglie e le sue regole
Ricorda comunque che io ti vorrò sempre bene,
è naturale, sono tuo padre! “
Queste virgolettate, sono le parole del caro amico Carmine,che rivolge a suo figlio in procinto di partire per il mondo in cerca, non di fortuna, ma di semplice lavoro.
Uno dei tanti padri di giovani calabresi che non per scelta, ma quasi sempre per necessità, devono trovare il coraggio di lasciare affetti, luoghi e costumi per trovare in altri lidi ciò che qui non c’è.
Sentimenti che albergano dappertutto nei nostri paesi, città, centri grandi e piccoli della Calabria e dell’intero Meridione, gesti che segnano ed accompagno i giorni di chi rimane, parole che riecheggiano nel cuore e nella mente di chi parte lontano.
Sono drammi a cui forse ci siamo rassegnati, che non scuotono, che consideriamo il nostro destino, ed è questo il male peggiore che non permette di reagire ma che porta alla resa.
In tanti sostengonoche sia una questione di mentalità, di cultura, di formazione, ebbene, a giorni inizia l’attività scolastica, quale migliore occasione per ripartire, per favorire, per costruire un altra mentalità con la voglia di riscatto, di affermarsi, di affrontare e risolvere ogni questione, di non andare ma di intraprendere e combattere l’indifferenza, la sciatteria, l’abbandono.
Mettiamo in campo la volontà di trasformare in meglio ogni deficienza, anche atavica e consolidata, perché fino a che tanti continuano a partire, questa sarà una terra che perde, perde vitalità, perde forze e siamo tutti sconfitti, sempre, ed Invece dobbiamo vincere, vogliamo vincere.
Auguri agli studenti, che sia questo il vostro impegno e traguardo, auguri agli insegnanti ed operatori nel difficile compito di accompagnarli, buon lavoro a tutti.