Vi ricordate l’ultima fiaccolata?

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BISIGNANO La fiaccolata delle perplessità: se venerdì sera la manifestazione in favore della ragazza romena ha raccolto circa cinquanta persone, forse è il caso di avanzare dubbi su quanto sta accadendo nell’intera società bisignanese. Cinquanta persone, grossomodo, con una candela in mano hanno attraversato il centro storico, partendo dalla piazza dedicata alle vittime della strada per giungere sino al convento di Sant’Umile. Preghiere di gruppo e momenti di raccoglimento non hanno attratto i bisignanesi, nonché la comunità romena che ha “escluso” di fatto la famiglia Radac, lesinando segnali di solidarietà. Non che i cratensi abbiano dimostrato questa grande partecipazione emotiva, tutt’altro: in pochi stanno assistendo moralmente la famiglia e in pochi erano a sfilare con la fiaccola, sintomo e diagnosi di una popolazione ormai indifferente su qualsiasi cosa accada sul territorio di riferimento. Al corteo, quindi, hanno partecipato l’assessore Fernando Bisignano (a rappresentare l’amministrazione comunale), i vigili urbani a regolare il traffico e, pensate un po’, lo 0,5% della popolazione, dati alla mano. Nessuna traccia, quindi, delle associazioni, che tanto parlano del bene di Bisignano se bisogna organizzare delle feste in piazza. Nessuna traccia, inoltre, dei movimenti politici e dei tanti volti che puntano in futuro a sedere tra i banchi del Consiglio comunale, nonché assenze illustri si sono registrate tra quelli che attualmente dibattono nelle assisi. La fiaccolata di venerdì sera ha lanciato un segnale, nonostante tutto. Per Aurora Sangermano, legale dei Radac, è stata «una farsata, c’erano cinquanta persone e due romeni che non si sono avvicinati ai loro connazionali in questi giorni, pensando di subire un danno d’immagine. Non c’è aggregazione fra i romeni e i bisignanesi, fra la popolazione e i Radac in generale: nessuno ha bussato alla porta di questa famiglia per dare un litro di acqua». Da quindici giorni è sparita una ragazza, da tempo è scomparsa la solidarietà in città.

4 ottobre 2015
Masman

(pubblicato sulla Provincia di Cosenza)