Povera Patria

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Vedere, sentire, leggere di medici, infermieri, primari quasi ad elemosinare dispositivi di protezione per evitare il contagio tra di loro ed altri pazienti, provoca disagio, inquietudine, rabbia.

Va bene le donazioni, ma non è questa la normalità, non è giusto né degno di una società opulenta che vive di eccessi, donare ad uno Stato sprecone e parassita.
Va bene donare per chi è sul fronte a combattere in prima linea per tutti, ma bisogna sapere che donare si fa a chi non ha avuto, non ha, non può avere, la sanità ha avuto tanto, troppo, ed ha sperperato.

Che una nazione come l ‘Italia non sia in grado di garantire una mascherina è stupore e scandalo.

Che nessuno si vergogni e chieda scusa per avere umiliato e distrutto sanità e operatori, oltre la generale indifferenza da parte di molti, altrettanto inquieta. Se poi questo Stato, detta leggi, ordinanze, obblighi e divieti ma consente di morire per la mancanza di un respiratore, siamo basiti ed increduli, ma così è.

E quelle di alcuni politici, a volte complici di questo collasso se non artefici, non chiamatele donazioni, semmai restituzioni di una paga eccessiva ed a volte non sudata.
Con la forza della disperazione supereremo l’attuale grave emergenza, ma sarà molto difficile fermare la deriva di questo Stato già inesistente, se non decideremo di cambiarlo radicalmente.
Pensiamoci seriamente già da ora, per farlo concretamente alla fine di questa surreale condizione.

Allora in questa fase doniamo chi può, ma ha tristemente ragione Franco Battiato, questa è una povera Patria.

Raffaele Papa