Mongrassano, questo parco eolico non è l’ideale…

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Il parco eolico di Mongrassano nell’ultimo decennio è stato al centro di accese discussioni, battaglie politiche e giochi elettorali. Tralasciando quello che è stato il mio pensiero, durante la mia esperienza politica locale, mai contrario alle energie alternative ma fortemente preoccupato per la faciloneria mostrata da chi ha guidato a livello locale e amministrativo, questa grande opera.
Su questo ho già detto tanto in passato, seppur spesso ho avuto la sensazione di parlare ad un platea di sordi.
Tornando ad oggi, a al perché di questa mia missiva, dovuta la fatto che leggo sui social un crescendo di lamentele per l’insofferenza generata dalle turbine eoliche, rumorose, rumore che a differenza delle ferite “visive” al territorio fatte per ergere queste torri che svettano sulle case e visibili da tutta la valle del Crati, questo rumore crea danni invisibili ma devastanti al sistema nervoso, alla salute mentale delle persone….
Il continuo “ronzare” delle pale, la notte… il giorno… nell’ intimo della propria vita domestica…. crea un danno enorme che a lungo andare distrugge ogni equilibrio mentale….
Negli anni passati quando si discuteva del parco, tante volte ho posto questa domanda… siamo sicuri? Perché le pale eoliche fanno rumore… modificano l’ecosistema allontanando la fauna della montagna… figuriamoci a poche centinaia di metri dalle abitazioni che succederà……. anche perché nella peggiore delle ipotesi, gli uccelli andranno a nidificare altrove… le volpi sposteranno le loro tane ecc ecc ma gli uomini? I cittadini? Dovranno abbandonare le loro case?

Premesso ciò penso agli antichi borghi e al valore che anno, storico culturale e soprattutto dal valore economico che possono avere se resi fruibili a quel turismo che ama passeggiare tra vecchi vicoli, che ama visitare chiesette di quartiere… quel turismo che cerca nelle vecchie piazzette di paese, quel sapore che un tempo vivevano i nostri nonni. Unisci tutto ciò a risorse del territorio… la montagna, i castagneti, il percorso di San Francesco la vicinanza con ben due coste, la vicinanza con due e dico due stabilimenti termali che possono rendere questi paesi luogo ideale per un turismo della terza età e non solo. Si parla tanto di rivalutazione dei centri storici del nostro patrimonio edile…..
E perché no, ci potrebbe essere un turismo scientifico…. la vicinanza con la vecchia Cavallerizzo, monito della natura sulla mancanza di rispetto verso la geologia del territorio, potrebbe far creare un parco studi sulla materia un centro ricerche sullo studio e prevenzione del dissesto idrogeologico, e quindi avere un intero paese, Mongrassano, che si organizza per la ricettività di ricercatori, studiosi, studenti…. turisti… curiosi….
e potremmo continuare ad argomentare scrivendo pagine e pagine, che oramai grazie ad amministratori poco attenti al domani ma solo nella ricerca gloria oggi, hanno reso ogni progetto in tal senso solo utopia.

A nulla è valso l’urlo di aiuto del locale comitato cittadino, l’intervento più volte della stampa, addirittura la vicenda è approdata grazie a questo comitato, fino al Senato, ma nulla, e ribadisco nulla è stato fatto dalle autorità competenti per bloccare questo scempio, un’opera importante che doveva essere risorsa trasformata in uno scempio. Mi chiedo anche, risorsa di cosa? La Calabria ha una produzione energetica ben al di sopra del far bisogno, ben oltre il 150% della richiesta….
Il nostro parco eolico è fatto…. Ed ora… chi verrà a villeggiare nel nostro vecchio borgo? Probabilmente si possono fare delle convenzioni con le associazioni di sordomuti…. loro potranno ammirare la bellezza dei nostri quartieri, delle nostre chiese, il paesaggio a valle, senza il disturbo del rumore… ecco possiamo da una grande negazione alla comunità, farne un opportunità direi “di nicchia”…. oppure… oppure non so…. il nostro paese lentamente morirà…. e di fianco alla vecchia Cavallerizzo, oramai fantasma per mano della violenza della natura, ci sarà il fantasma di Mongrassano…. privata dell’animo per mano dell’ingordigia umana.

E non mi stupisce tra chi ha voluto questa opera quelli che vivono lontano dal centro storico…. in altre frazioni o chi fatto il danno ha colto altre opportunità di vita ed oggi vive altrove… ciò che mi lascia basito è chi sotto queste torri passa la quotidianità, chi ha il proprio focolare domestico, chi ha le proprie radici… questi, oggi si staranno chiedendo: cosa ho fatto?
Ai posteri l’ardua sentenza

Alberico Salerno, ex Consigliere comunale Mongrassano