Scuole, è diventata una tarantella

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Siamo impopolari, ma da tempo sosteniamo subito che le scuole dovevano probabilmente essere aperte da tempo in presenza: ma per ottenere questo risultato – in tutte le comunità – c’era e c’è bisogno di una forte collaborazione di tutti, famiglie e studenti, che dovevano attenersi alle nuove regole per la prevenzione dal contagio. Si auspicava infatti che la didattica a distanza poteva essere un momento integrativo e non sostanziale dell’istruzione, ma ora sembra essere il contrario.

Questa la posizione comunale:”Gli appelli dei tantissimi genitori, il confronto con i medici di base e i pediatri, le comunicazioni informali da parte di alcuni concittadini che risultano positivi al test rapido, la necessità di completarne il tracciamento per scongiurare nuovi focolai, sono elementi che ci inducono a ritenere necessario confermare la SOSPENSIONE delle ATTIVITÀ DIDATTICHE in presenza.”

Oltre ai “rucculi” su facebook (che speriamo possa diventare come il twitter di Trump…), però poca chiarezza regionale, con Spirlì che cambia idea al calar del sole. Abbiamo dati che sul piano del contagio ci consentono di vedere la situazione non con ottimismo, ma le contraddizioni in giro sono palesi. Poi ogni genitore possa decidere come vuole, ma riteniamo che non si possa lasciare indietro la scuola. Ma in una scuola che non boccia più, la Dad è un inutile placebo