L’ennesimo fatto di cronaca ruota intorno a Bisignano.
Come da fonte ufficiale nella tarda serata di ieri, 17 febbraio 2021, durante un servizio di prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti nel comprensorio nell’hinterland nord di Cosenza, una pattuglia della Squadra Mobile procedeva al controllo, a Luzzi, di un uomo, A.P., 25enne di Bisignano, che all’atto della verifica dei documenti si mostrava particolarmente teso e nervoso. Gli agenti, insospettiti dal suo atteggiamento, decidevano di effettuare una perquisizione personale nel corso della quale, indosso all’uomo, in una tasca, rinvenivano un involucro contenente oltre 108 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
La perquisizione veniva pertanto estesa presso l’abitazione di Bisignano, dove, occultati in un armadio ed in un mobile, venivano rinvenuti quasi 2 kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché ulteriori 15 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e del materiale utile al confezionamento, mentre in un sottoscala gli agenti rinvenivano e sequestravano un fucile a pompa marca Springfield cal. 12 con matricola abrasa, un revolver marca Colt cal. 38 anch’esso con matricola abrasa e moltissime cartucce cal. 38, cal. 357 magnum, cal. 9×21 e cal. 9×19.
Nell’appartamento veniva altresì rinvenuta e sequestrata la somma di circa 15 mila euro in banconote di vario taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio. La droga complessivamente sequestrata ha un valore di oltre 20.000 euro. Nel corso della perquisizione domiciliare presso l’appartamento mentre gli agenti della Squadra Mobile stavano effettuando la perquisizione si sono presentati diversi ragazzi, alcuni dei quali appena maggiorenni, verosimilmente per acquistare stupefacente, proprio a dimostrazione di come l’appartamento de quo costituisse un vero e proprio “supermercato della droga”. Le armi sequestrate verranno inviate presso i laboratori della Polizia Scientifica per specifici accertamenti balistici.
Al termine delle formalità di rito l’uomo veniva pertanto tratto in arresto, in flagranza di reato, per i reati di trasporto e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, detenzione di armi clandestine e detenzione abusiva di munizionamento e conseguentemente associato alla Casa Circondariale di Cosenza.
Dopo la cronaca, alcune considerazioni e qui ci rivolgiamo ai politici, a quelli veri, ai presunti tali, di tutte le fazioni. Quelli che fanno i comunicati a volte su stronzate (ebbene sì), a chi pensa all’America e non al proprio quartiere, e ad altri ancora che si ricordano di fare politica solo ai tavolini del bar. Ma vi siete resi conto della frequenza con cui accadono in questo paese fenomeni di spaccio o tossicodipendenza riguardanti sovente gli under 30?
Bisognerebbe fare cultura stando sul territorio e vivendolo, prevenire, cercare di ottenere risultati anche con gesti impopolari ma efficaci per salvaguardare i ragazzi. Datevi una svegliata, bisignanesi tutti. Una buona volta.
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Per chi volesse approfondire, alleghiamo dei dati tecnici su scala nazionale (fonte: http://www.drugadvisor.it/2020/12/18/consumi-in-lockdown-diminuisce-luso-ricreativo-aumento-luso-quotidiano/)
L’86% del campione dichiara di aver fatto uso di sostanze negli ultimi 12 mesi (92% per chi abita con amici/coinquilini) ma 1/3 di questi non risponde poi sulla frequenza. Cannabinoidi (marijuana e hashish), MDMA, cocaina, ketamina e LSD sono le sostanze maggiormente utilizzate prima e durante il lockdown, ma durante il periodo aumenta notevolmente il numero di persone che risponde di non utilizzarle. Chi dice di non aver mai usato marijuana o hashish durante il lockdown aumenta del 50% circa, con una differenza tra under 30 (+66%) e over 30 (+40%), mentre per le altre sostanze non si rilevano differenze significative nel merito dell’età. Per tutti decrementa l’uso di MDMA (+46% dichiara l’assenza di uso, con una differenza tra uomini +39%, e donne +51%), di cocaina (+ 38% non la usa, con differenze tra uomini, +29%, e donne +45%) e il dato si riflette anche nelle frequenze di consumo di quest’ultima: chi l’ha usata l’ha fatto nella maggior parte dei casi meno di una volta al mese. Anche sulla ketamina aumenta generalmente l’assenza di uso in lockdown (+27%) ed il consumo saltuario si riduce da metà a 2/3; il non uso di LSD registra un incremento (+24%) e chi l’ha usato meno di una volta al mese (frequenza maggiore prima del lockdown) si riduce a 1/5.
Chi vive da solo non varia i consumi di cannabinoidi ma diminuisce l’uso ricreativo di cocaina, MDMA, LSD, ketamina. Si registra in generale un aumento del 30% di assenza di uso di stupefacenti, probabilmente derivante da un decremento dell’uso sporadico e ricreativo.
Per chi vive con il partner l’uso giornaliero di marijuana rimane inalterato, ma diminuisce l’uso ricreativo di altre sostanze: si registra un aumento del 70% tra chi non usa mai marijuana.
Chi vive in famiglia diminuisce in generale l’uso di sostanze, in particolare il consumo di marijuana (+69% – MAI) e hashish (60% – MAI).
Rispetto a prima del lockdown, il 30% in più di chi vive con amici/coinquilini dichiara di non usare hashish e marijuana, dato che incrementa anche per MDMA (+69%) e cocaina (+50%). L’uso giornaliero non registra variazioni rilevanti.
L’uso quotidiano di cannabinoidi rimane stabile per tutte le categorie (sesso, età, condizione abitativa)