Città in Comune si allea con la destra

Letture: 2494
La città non manca mai nel manifestare il suo fermento politico: ne sanno qualcosa i membri di “Città in comune”, con il movimento politico che ufficializza di aver trovato con “La destra” un’intesa programmatica in vista delle prossime elezioni amministrative. Dai membri del movimento il parere su quest’unione:”L’accordo prevede la partecipazione dei due soggetti a una lista civica nella consapevolezza che è solo attraverso la costituzione di un organismo civico, capace di raccogliere al suo interno persone di diversa estrazione politica, che si possono comprendere meglio e risolvere i problemi della nostra città. L’obiettivo è di dare vita a un sostanziale rinnovamento della classe dirigente ma soprattutto del modo stesso di fare politica parlando di programmi, idee e proposte rispettando chi la pensa diversamente da noi”.
Il tutto per evitare anche i solidi calderoni:”Il rischio che si corre a Bisignano è che ancora una volta si mescoleranno le carte ma la sostanza non cambierà. Ci troveremo di fronte sempre alle stesse persone, collocate oggi in schieramenti diversi, domani poi chissà, convinti di poter fare quello che vogliono. Pensiamo che la gente sia stanca di questa politica ed è per questo che ci appelliamo a quanti condividono la necessità di cambiare pagina seriamente, di partecipare attivamente e di essere protagonisti del futuro della nostra città. L’idea è di creare un’alternativa che sia responsabile, credibile, capace e attenta ai problemi reali e che guardi al futuro ascoltando le esigenze di tutti e in particolare dei giovani sempre più lontani dalla politica o relegati a un ruolo marginale e che invece dovrebbero essere i protagonisti del cambiamento e dello sviluppo”.
Per “Città in comune” gli obiettivi non finiscono qui:”Siamo disposti a continuare il dialogo già intrapreso con le altre forze politiche presenti sul territorio che sapranno farsi portatori di questa esigenza di cambiamento e siamo consapevoli dell’importanza di raggiungere un accordo quanto più ampio ma, come si è avuto modo di ribadire negli incontri avuti con questi ultimi, non siamo disposti a “ammucchiate” di tutti contro uno che sicuramente i cittadini non premierebbero e che ci condurrebbero a una campagna elettorale all’insegna dell’insulto come massima espressione della comunicazione politica”.
Massimo Maneggio