L’ordine del giorno sulla cosiddetta “autonomia differenziata” giunge a un documento condiviso dall’intero Consiglio comunale di Bisignano, lontano da ogni strumentalizzazione ma inequivocabilmente divergente all’annunciato disegno di legge per così com’è.
Una discussione che si è resa necessaria e che sta animando il dibattito politico e non solo, riguarda la presentazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata.
L’atto deliberativo è stato approvato all’unanimità e prevede “di formulare istanza al governo per un ripensamento del disegno di legge, disposizione per l’attuazione dell’Autonomia differenziata allo scopo di favorire un vasto dibattito su un ipotesi di autonomia differenziata rispetto alla quale non si rappresenta contrarietà e linea di principio, che rispetti l’unità nazionale, salvaguardi i diritti dei cittadini del mezzogiorno e garantisca le risorse necessarie a contenere il divario tra nord e Sud”.
Chiarissima la posizione del sindaco Francesco Fucile: “I risvolti di questo disegno di legge, se dovesse passare così com’è, provocherebbe davvero uno shock per i comuni del Meridione e soprattutto per i Comuni come quello di Bisignano che allo stato attuale è in dissesto economico finanziario”. Fucile spiega come la proposta è stata definita la “secessione dei ricchi” in quanto “assicurerebbe più finanziamenti alle regioni del nord, che già dispongono di maggiori risorse, maggiore occupazione maggiori infrastrutture e maggiore gettito economico e fiscale, rispetto alle regioni del Sud”.
Il sindaco ha riportato i dati statistici Censis: “Al Sud la povertà sanitaria è più marcata e si vive tre anni in meno rispetto alla media nazionale. Il Sud si impoverisce con una migrazione universitaria pesantissima che arricchisce, con fondi delle famiglie meridionali, l’economia del nord, e secondo i rapporti Svimez, la maggior parte dei giovani non rientrano più nel paese di origine. Tra i danni lo spopolamento demografico sui territori meridionali che diventano spogli e invecchiati. Il nord dal canto suo, offre occasioni di lavoro senza la quale i cittadini meridionali non troverebbero mai una forma di realizzazione lavorativa“.
Il sindaco ha parlato anche dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), cioè la garanzia della salvaguardia su tutto il territorio nazionale dei diritti civili e sociali che, proprio per loro natura, sono di esclusiva competenza dello Stato. Una “livella” insomma, certamente importante ma allo stato attuale comunque non sufficiente a scongiurare l’aumento delle iniquità nell’accesso ai servizi tra i cittadini delle diverse Regioni. Basti pensare al gap infrastrutturale che già esiste tra le Regioni e che non trova nel disegno di legge una vera strategia di risposta.
“Fare oggi una legge del genere in questo momento storico – conclude Fucile nella presentazione della delibera in aula consiliare – se non verranno apportati i dovuti correttivi, sicuramente il divario tra nord e Sud si acuirebbe e correremo il rischio che per garantire i servizi essenziali i cittadini avranno a carico spese esorbitanti.
Il nostro atto deliberativo si differenzia dagli altri comuni del Sud: noi ci fermiamo a quella che è una richiesta e una volontà politica di dire: fermiamoci, guardiamola bene, confrontiamoci, stabiliamo alcuni criteri che vadano bene per tutti“.
Il Sindaco di Bisignano ha inoltre annunciato che parteciperà a Napoli alla manifestazione nazionale che vedrà protagonisti i sindaci del Sud a difesa della Costituzione e contro ogni disuguaglianza. Questa sarà sicuramente occasione di confronto con gli altri sindaci del Meridione e che si terrà in una data simbolica: il 17 marzo, giorno 162esimo anniversario dell’Unità d’Italia.