NO Autonomia Differenziata: una legge popolare per garantire uguali diritti da Nord a Sud
I recenti processi politici nazionali hanno aperto la strada all’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni nel nostro Paese. Ogni disegno politico attuativo di questo sistema porterebbe alla frammentazione del nostro Paese, alla legittimazione di profonde differenze tra cittadini in base alla loro residenza e avrebbe conseguenze estremamente negative per i Comuni del Meridione. L’Unità nazionale non è soltanto la coesione territoriale perseguita dalla nostra Costituzione (articoli 119, 120, 126), l’Unità Nazionale è anche e soprattutto l’eguaglianza dei cittadini nel godimento dei diritti di cittadinanza (salute, istruzione, assistenza, mobilità, lavoro, ambiente).
Per tornare alla visione dei nostri Padri Costituenti, che perseguiva il principio dello sviluppo del Mezzogiorno e delle Isole, espunto dalla riforma del Titolo V del 2001 la quale inserì al suo posto il principio del Regionalismo differenziato, è opportuno mettere in sicurezza i diritti di cittadinanza sociale, e rafforzare le regole per la garanzia dell’unità nazionale, che non mortifichino le autonomie regionali e locali, e che consentano allo Stato di procedere a politiche di riduzione dei divari territoriali (nord-sud, aree interne deboli – aree urbane forti, aree di pianura – aree montane).
Il testo della legge di iniziativa popolare il cui primo firmatario è il prof. Massimo Villone, che contiene queste precise proposte, è in fase di raccolta firme e il nuovo Regolamento del Senato garantisce che questa proposta di legge, al raggiungimento delle 50.000 firme necessarie per presentarla, sarà obbligatoriamente discussa in Aula.
Sabato 1 aprile, alle 17:30, presso la Sala della Biblioteca Comunale, esamineremo le ricadute dell’autonomia differenziata sulla vita istituzionale ed economico-finanziaria del Paese, sui Comuni e nei settori della Sanità, della Scuola, della Mobilità, dell’Ambiente e del Lavoro, e in generale sulla vita quotidiana dei cittadini. Discuteremo inoltre di come la legge di iniziativa popolare messa in campo potrà arginare questo processo, e chi vorrà potrà sottoscriverla in questa sede. Seguirà dibattito pubblico, tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Ricordiamo, infine, che la suddetta legge popolare può essere sottoscritta anche con SPID al link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC
Vi aspettiamo.
Coordinamento Democrazia Costituzionale – Bisignano