Cervicati, D’Ambrosio scatenata: “Finalmente è finita l’era Filice”

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Il commissariamento dell’ente a Cervicati è un fatto probabilmente più da social per alcuni che non di reale coinvolgimento del paese. Non è un caso come, dopo più di diciotto ore dello svolgimento del Consiglio comunale, non c’era traccia di questa notizia in maniera più approfondita, a dimostrazione di come la gente in questo territorio pensa ad altro oppure è scarsamente interessata.

Suggerendo a molti ex consiglieri uscenti di capire i precetti base della stampa, si ripartirà comunque da un commissariamento dell’ente che avverrà in maniera lampo, in quanto l’8-9 giugno si tornerà subito al voto. Un mese o poco più, quindi, e poi comunque la poltrona da primo cittadino sarà nuovamente occupata, così come ci sarà una nuova composizione per il Consiglio comunale.

La situazione di Cervicati è stata ampiamente commentata da Maria Francesca D’Ambrosio, prima oppositrice in questi ultimi periodi dell’ex sindaco Gioberto Filice. Girando alla nostra redazione il suo lungo intervento, ne estrapoliamo una parte per questioni di spazio, lunghezza e interesse.


Ho sempre cercato di rappresentare i cittadini che mi hanno voluto con la loro fiducia, ho sempre onorato il mio ruolo amministrativo e le deleghe da lei concesse e attribuite che cito di seguito: Capogruppo di maggioranza con delega alle politiche sociali, della famiglia, delle attività ricreative, Pari opportunità, minoranze linguistiche, Politiche per la tutela delle Tradizioni storiche culturali, rapporti con le associazioni culturali, Promozione enogastronomiche, Turismo e spettacolo. Deleghe che non ho potuto esprimere appieno[…].

Ricordo con grande orgoglio, che la sottoscritta, è stata la prima a darle piena fiducia! Quando non aveva nessuno intorno! Ho curato tutta la parte organizzativa, promozionale per la petizione popolare contro la fusione portando il 60% della raccolta delle firme, raccolte con la pioggia e il vento… si ricorda? Perciò, sono sempre stata in prima linea dalla nascita del movimento cittadino “Cervicati Vive” al quale ho dato il nome. Si! ne ho dato il nome, perché Cervicati per me doveva vivere, non morire con la fusione.

Ho sempre dato l’anima per il gruppo e la mia Comunità in tutti gli ambiti […]

Tornando a quanto ribadito dal Sindaco a mezzo stampa e social invece possiamo garantire che la fuoriuscita dai banchi della sua maggioranza e di quel che ne è rimasto è stata la mossa più attesa e apprezzata sul piano politico degli ultimi anni.

Questi suoi atti di vittimismo sono solo atteggiamenti mistici nella speranza di continuare nei suoi intenti coinvolgendo, a proprio modo e vantaggio chiunque può essere utile allo suo scopo, facendo leva sui cittadini dicendo “a cosa servirebbe un commissariamento ormai a poche settimane dalle elezioni?”
Per tentare di ricavarne l’approvazione in modo vittimistico e non meritevole, in pratica fa capire che SI PRETENDE un voto di approvazione per continuare a governare seppur per poche settimane e senza peso politico avendolo già sfiduciato con la nostra non approvazione, al consiglio svoltosi in dicembre.

[…] Una “maggioranza” che non ha i voti in Consiglio non può governare a nostro parere, come invece lei Sindaco pretende di fare da mesi!
Per quanto sopra detto esprimo a nome del gruppo che rappresento, con consapevolezza e per il fine di agire nell’interesse comune, la propria DISAPPROVAZIONE, e pertanto, confermiamo il nostro voto contrario.
Le conseguenze di questo atto sono state lungamente pensate e prese in considerazione, così come l’eventuale commissariamento del Comune che risulterebbe non dannoso, anzi sicuramente positivo.

Saluto e ringrazio tutti i cervicatesi per questi ulteriori anni di esperienza politica e personale, comunque vada!
Ringrazio chi mi ha sempre onorato e rispettata e confermo che se la popolazione desidera nuovamente la mia ascesa in campo non posso esimermi di riconfermare la mia disponibilità con abnegazione e appartenenza orgogliosa per il nostro territorio. Comunque sia, mi auguro, di essere ancora in futuro una figura di riferimento per la mia cittadinanza al di là di ogni ruolo o contesto futuro!

[…] Questo 17 aprile è, e sarà, ricordato come il giorno che sancisce il termine dell’era Filice. Per me è l’unica arma di salvezza al momento… perché valuterà la reale oggettiva situazione in essere del nostro Comune