2010 PER RIPENSARE IL COMUNE: Abbandonare la politica populista ed egoista. Servono idee, maggiore confronto, legalità e una politica di rilancio della macchina organizzativa.
Desideriamo porgere ai bisignanesi i più sentiti auguri di un felice e sereno 2010 che affronteremo con il massimo impegno per richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sulle problematiche che interessano la comunità e per spronarla ad affrontarle in modo risoluto e responsabile.
Bisignano attraversa un periodo difficile, sia dal punto di vista dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione amministrativa che dal punto di vista istituzionale e politico.
Le vicende giudiziarie in corso non sono un buon segno per una città che ha tutte le carte in regola per esprimere al meglio le proprie risorse e le proprie potenzialità.
Sul piano amministrativo, i crescenti segnali di disagio che quotidianamente si registrano nella cittadinanza, devono indurre l’Amministrazione a confrontarsi con i bisignanesi e con noi, senza lasciarsi irretire dalla politica populista ed egoista che l’ha contraddistinta fino ad oggi. Non c’è più spazio per questo tipo di politica attuata, in modo ossessivo, solo per mantenere il controllo capillare del consenso, ma che di fatto è dannosa sul piano dei rapporti e della convivenza civile tra amministratori e cittadinanza attiva e, soprattutto, è deleteria per lo sviluppo e la crescita integrale della nostra comunità.
Se si continua ad andare avanti di questo passo, nulla si costruisce sulla roccia, ma tutto sulla sabbia. Servono idee, maggiore confronto, legalità e una politica di rilancio della macchina organizzativa. Non sono più ammissibili: il ritardo dell’apertura dell’edificio scolastico del Campo Sportivo, una rete stradale ormai obsoleta e a tratti intransitabile, la realizzazione di rotonde che non sono funzionali e con un brutto impatto visivo, come quella realizzata lungo il rapido scorrimento. A questi problemi si aggiungono le critiche degli imprenditori dell’area industriale che hanno dichiarato la mancanza di attenzione dell’Amministrazione nei confronti delle attività produttive. La situazione di bilancio non è per niente rosea e probabilmente il Comune incapperà nuovamente nelle restrizioni imposte dal patto di stabilità. Ciò affievolisce sempre più le speranze di stabilizzazione degli LSU-LPU e crea un senso di sfiducia e di scoramento in tutti coloro (cittadini, aziende, associazioni, altre istituzioni) che interagiscono con l’Ente pubblico. Sono censurabili anche i criteri con cui non sono stati rinnovati i contratti ad alcuni lavoratori della Casa di Riposo, mentre rimangono tutti da dimostrare quelli attuati, successivamente per l’assunzione di nuovi lavoratori. C’è poi la vicenda dei depuratori che ha scontentato tutti, cittadini e lavoratori, e i cui sviluppi sono ancora tutti da verificare sia per la copertura finanziaria dei costi del servizio che per il probabile conseguenziale aumento della pressione fiscale sui cittadini. Le legittime motivazioni del mancato parere del responsabile del servizio finanziario del Comune ci inducono a credere che l’espletamento della gara d’appalto per la gestione dei depuratori non consente l’immediata stipula del contratto e quindi non garantisce neanche una immediata e regolare gestione degli impianti. Rimane, comunque il dubbio del perché l’Amministrazione ha deciso di sostituire l’attuale gestione privata dei depuratori comunali con un’altra privatizzazione. Ciò creerà nuovi contenziosi all’Ente? Ed, eventualmente, chi pagherà le spese? Forti ritardi si registrano anche nella programmazione urbanistica il cui Piano Strutturale Comunale (ex PRG) è ancora fermo, nonostante l’eccessiva enfasi con cui il sindaco ha trattato l’argomento in questi ultimi anni. Un altro nervo scoperto è quello dall’erogazione dell’acqua potabile: ci sono ancora molte zone del territorio in cui il servizio viene erogato a singhiozzo, persino d’inverno. Tante, troppe, dunque, le questioni affrontate male e irrisolte. Su tutte queste problematiche ci batteremo con forza nel corso del 2010, non solo per onorare e legittimare il nostro mandato, ma per creare le condizioni culturali e reali per una città di qualità, dove i concetti di Città Virtuosa, Cittadinanza e Stato di Diritto siano qualcosa di concreto e non parole vuote e incomprensibili. Per determinare un reale cambio di rotta nella gestione dell’Ente pubblico occorre, però, l’impegno di tutti, cittadini compresi. È inutile lamentarsi della politica e di chi ci amministra se non si fa niente per cambiare le cose e se non siamo disposti a dedicare un po’ del nostro tempo per promuovere il bene comune. Felice 2010 a tutti
Bisignano, 31 dicembre 2010