In prossimità dello svincolo autostradale di Tarsia sud A3 Salerno – Reggio Calabria è possibile scorgere un campo agricolo, che appare non molto diverso da quelli adiacenti ma che “ricopre” la storia di migliaia di esseri umani. Su quel perimetro, noto come il campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, dal giugno del 1940 al dicembre 1945 furono imprigionati ebrei, zingari, apolidi e nemici stranieri. Il lager calabrese, è stato il principale, in termini numerici, luogo di internamento nell’Italia fascista durante la Seconda guerra mondiale.
Come ogni anno, La Fondazione Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia si appresta ad ospitare quattro giornate di riflessione nell’ex campo di concentramento. Si tratta di un programma denso di attività volte a ricordare la Shoah attraverso il filo conduttore della testimonianza con documenti, performances artistiche, mostre, testi e voci che “racconteranno” la Shoah. Oggi, domenica 27 dopo gli interventi delle autorità presenti, il Prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro consegnerà 5 medaglie d’onore ai deportati dei lager nazisti residenti nella provincia di Cosenza. Durante le celebrazioni verranno lette alcune lettere, tratte dai diari di prigionia dei deportati.
”Ferramonti e Marzabotto uniti nella memoria ”, iniziativa organizzata da Cgil Calabria per non dimenticare. Martedi’, 29 gennaio, alle ore 9,00, la Cgil di Cosenza e lo Spi-Cgil Provinciale ospiteranno la manifestazione nell’ex campo di Concentramento Ferramonti di Tarsia (Cs).