A Bisignano il morto si piange per tre giorni

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Questa volta non sarà così o non dovrà esserlo. La mannaia caduta sulla testa dell’ingegnere Umile De Bartolo ha provocato la reazione da parte dei cittadini bisignanesi, i quali hanno appreso la notizia dell’avvenuto licenziamento del capo dell’ufficio tecnico del Comune di Bisignano attraverso il solo vociare
popolare. Alcuni organi d’informazioni locale sono arrivati tardi all’appuntamento con la notizia, probabilmente troppo impegnati a pubblicare il salvataggio relativo a duecento pecore, in balia della piena del fiume Crati.
L’informazione però corre più della carta stampata ed il popolo bisignanese coglie subito i sentori di un licenziamento già da tempo nell’aria, il quale non si dibatte tanto nella sua forma ma lascia alcune perplessità nei contenuti. Perché licenziare proprio adesso a fine legislatura un capo tecnico ingegnere fino ad ora capacissimo di assolvere alle innumerevoli problematiche di tutto il territorio assume, oggi, una valenza, che và oltre alla mera decisione amministrativa. Il cattivo funzionamento di un’amministrazione pubblica non ha quasi mai una causa tecnica. Qualsiasi specialista, operante in materia di servizio pubblico, deve avere la garanzia della libertà di azione.
Ciò che assume una valenza prioritaria all’interno di una gestione istituzionale e comunale è la politica, la quale deve garantire il ruolo riconosciuto a un esperto, messo a capo di un reparto. Un tecnico specializzato è il valore aggiunto di un’amministrazione. Nel momento in cui, la politica attribuisce a quest’ultimo delle responsabilità, che probabilmente non gli competono, allora contribuisce a snaturarne il proprio ruolo, rilegandolo a svolgere mansioni amministrative deleterie rispetto al vero valore umano e professionale. Quale sarà allora la prossima mossa per far attraccare la nave al porto sicuro di fine legislatura? Probabilmente, un nuovo tecnico, il quale per incanto munito di bacchetta magica risolverà con un piccolo tocco il dissesto idrogeologico di tutto il territorio o le tante diatribe politiche e demagogiche fra i partiti, all’interno del pacchetto amministrativo. Adesso che l’ingegnere De Bartolo è stato messo alla gogna tutto dovrebbe ripartire secondo il disegno progettato per finire la legislazione. Ma qualcosa è stato tralasciato ovverosia l’opinione pubblica locale, la quale osservava già da molto tempo questo circolo ed aspettava solo l’avvenuta mossa. Dunque, tocca ai cittadini muovere i fanti, ma questo avverrà solo nelle cabine elettorali.
Per il momento, l’obbiettivo comune di tutta la cittadina bisignanese è quello di non piangere il morto solo per i prossimi tre giorni ma sottoporre il cadavere a tutti gli accertamenti del caso, per comprendere le vere cause del decesso e giungere alla verità.

04.03.2011 Alberto De Luca per il Comitato Cittadino Libero