In questi giorni che preludono il Natale in alcune famiglie del circondario bisignanese si assiste alla frenesia dei natalizi fatti in casa. Un tripudio di prodotti tipici della tradizione calabrese: cassatelle, ’mpigliulate, mostaccioli, turdilli, scalilli, natalisi, cullurialli e vissinilli. Quasi in ogni abitazione si può incontrare una figura “maestro” che spesso è rappresentata da una donna anziana ma con una vivacità in corpo da far invidia alle miglior donzelle.
“Attaccamu sonaturi – abballati, abbalati fimmini skietti e maritati”, così s’iniziano le danze, con le mani impegnate a far l’impasto: farina, lievito, uova, olio, strutto di maiale e quanto basta. La “mastra” impartisce alle più giovani le mansioni da eseguire e tutte affaccendate pare di stare in mezzo all’alveare.
“Spostativi davanti vua cà siti ommini” – Mentre le donne sono indaffarate gli uomini producono battute e scorribande disturbando il lavoro delle massaie.
“All’omu ‘a scuppètta alla fimmina ‘a cazetta”– Al mondo d’oggi non è più così ma beati coloro che hanno in casa propria una donna di altri tempi almeno a Natale.
12/12/2013 – Alberto De Luca