Acqua, Imu e Tasi al vaglio del Consiglio

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BISIGNANO – In questo periodo tutti i Comuni sono occupati ad approntare i conti al fine di compilare il Bilancio di previsione per il 2015 e, per questo motivo, sono in corso di approvazione tutti gli atti relativi alla determinazione dei tributi che i cittadini devono pagare per contribuire al pagamento dei costi generali che il Comune deve affrontare per essere in grado di fornire tutti i servizi previsti.

Anche la Giunta comunale di Bisignano ha proceduto ad approvare la determinazione dei tributi dovuti dai cittadini per l’anno 2015. Per il canone acqua potabile, uso domestico, il tributo fissato è ripartito in tre fasce di consumo che vanno dal minimo fino a 96 mc. che prevede un tributo di euro 1,30 al mc; per il consumo medio fino 144 mc il costo è di euro 1,40 per mc; per il consumo superiore è fissato un contributo di euro 2,00 al mc., per un gettito complessivo previsto di euro 707.119,00.

Anche per l’IMU la Giunta comunale ha stabilito il tributo dovuto per l’anno 2015 che prevede l’esenzione per l’abitazione principale, la tariffa 9 per altri immobili; la tariffa 6 per le abitazioni di lusso( cat. A1, A8, A9 ); e la tariffa 4 per i fabbricati rurali e la tariffa 9 per le aree fabbricabili. Questo tributo dovrebbe dare un gettito complessivo di euro 600.000,00 circa.

Altre determinazioni la Giunta ha adottato per quanto concerne la Tosap, la Tasi e tutte le altre tariffe che comprendono depurazione e fognatura; la pubblicità, il rilascio di licenze e l’occupazione temporanea di spazi pubblici. Per martedì 9 tutte queste deliberazioni saranno sottoposte al vaglio del Consiglio Comunale che, tra l’altro è chiamato a discutere ed approvare il ripiano del disavanzo tecnico emerso a seguito del riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi. Prima della pausa estiva, insomma, Palazzo di città redige un piano particolareggiato che punta a incamerare un copiscuo fondo finanziario. I conti del Municipio rappresentano una questione delicata, specie in questo frangente storico.

Mario Guido
su: Gazzetta del Sud del 04/06/2015