Ormai da un mese non si hanno più notizie di Alexandra Roxana Radac. Il 19 settembre scorso, infatti, la città di Bisignano è diventata il luogo del mistero con la scomparsa della ragazza di origine romena che tiene ancora impegnate le forze dell’ordine. Nessun elemento è da sottovalutare, nessun indizio va scartato: dopo praticamente un mese, continuano le indagini sul territorio, come nel caso di venerdì quando le indagini si sono concentrare in un percorso particolare, iniziato dai burroni della zona Mortara, proseguito per la Petrarella e continuato, poi, dalla strada che conduce al paese di Santa Sofia d’Epiro. Ieri, invece, la zona maggiormente valutata è stata quella del fiume Crati, anche se possiamo praticamente individuare un triangolo di maggior concentrazione, formato dai territori di Bisignano (da via dei Cappuccini, dove abitano i Radac), Santa Sofia, il luogo dove Alexandra riceveva lezioni di guida da un anziano bisignanese, nonché Acri, che confina con le due città cratensi, dove invece abita un 62enne che ha dichiarato pubblicamente di conoscere molto bene la ragazza, in quanto futura badante dell’anziana madre e, soprattutto, ha fatto intuire di avere un rapporto andato ben oltre la semplice conoscenza sporadica. Alexandra, proprio a testimoniare ciò, aveva richiesto all’uomo la cifra di 2mila euro per tornare in Romania: i soldi servivano per aggiustare un’abitazione nel suo paese di origine. Inoltre, nel giorno della scomparsa ha provato a telefonarlo alle 10.46, ma il cellulare dell’uomo risultava irraggiungibile. In città il mistero è sempre più inquietante, anche se la famiglia Radac crede ancora che la ventenne sia ancora viva, escludendo l’ipotesi dell’allontanamento volontario. Ieri pomeriggio, inoltre, è tornata in città la troupe di “Chi l’ha visto?”, che dovrà farsi perdonare per aver “toppato” il servizio dedicato al caso previsto per mercoledì scorso, preannunciato al tg3 Calabria e poi non mandato in onda nel programma di Federica Sciarelli.
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