Si attendeva questo fine anno con il pensiero fisso a cosa sarebbe successo riguardo al depuratore privato gestito dalla Consuleco, lo attendevano in special modo chi abita nella zona di Muccone, dove l’impianto è ubicato. “Il 31 dicembre – afferma il vicesindaco Antonello Gallo – è stato raggiunto un risultato importante e di grande mediazione socio-politica per ‘amministrazione comunale, che scrive l’ultimo capitolo dell’ormai voluminoso libro sul depuratore privato di contrada Muccone.
In un colpo solo il depuratore privato si trasferisce in altro comune, restano salvi i livelli occupazionali e la ditta che gestisce il depuratore comunale, la Consuleco, si impegna a consegnare al comune l’impianto pubblico senza avere nulla a richiedere e/o pretendere a titolo di rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione dell’opera e quant’altro, perfettamente funzionante per essere consegnato alla Smeco Lazio srl che ne ha appaltato la gestione. Tutto questo in cambio di una proroga (cinque mesi), già concessa con delibera del 31 dicembre”.
Ma andiamo con ordine, perché la vicenda si trasporta da molto tempo. “Lo scorso 29 dicembre – afferma Gallo – veniva espletata la gara d’appalto per la gestione del depuratore pubblico, vinta dalla Smeco con un ribasso del 21,7%, nel contempo, il 31 dicembre, secondo la volontà già espressa dalla maggioranza di “Solidarietà e partecipazione”, il depuratore privato doveva essere chiuso.
Questo aveva comportato nei giorni scorsi le rimostranze in consiglio comunale dei lavoratori che rischiavano il posto di lavoro. Inoltre, poteva essere innescato un lungo iter giudiziario, fra Comune e Consuleco, che certamente avrebbe allungato di molto i tempi. Oltretutto, il perfezionamento degli atti burocratici per l’appalto del depuratore pubblico, richiesta di documentazione alla ditta appaltante ed altro, come evidenzia una nota del dirigente del quarto settore del comune, non permetteva una immediata consegna dell’impianto stesso.
Così, il 31 dicembre arriva al comune una richiesta della Consuleco, nella quale si evidenzia che è già avviato l’iter per il trasferimento del depuratore privato in altro comune, essendoci già una convenzione in corso di perfezionamento, quindi la ferma volontà di abbandonare il sito di Bisignano e comunque di garantire gli attuali livelli occupazionali, e la consegna del depuratore comunale in perfetta efficienza senza nulla a pretendere per rimborso spese ed altro. Infine la richiesta della proroga per il tempo necessario a trasferire gli impianti”.
Esprimono soddisfazione il sindaco Umile Bisignano, il suo vice Antonello Gallo e l’intero esecutivo.
Dal 1 giugno 2010 il sito dove ora è ubicato il depuratore privato ritornerà libero e in totale possesso del comune. Con questo atto si pone definitivamente fine all’annosa vicenda che vede così accolte le istanze sia delle popolazioni della zona Muccone e sia dei lavoratori che non perdono il posto di lavoro.
Ermanno Arcuri
da: Nuovasibaritide