Il grande giorno è finalmente arrivato: Maccio Capatonda arriva al cinema con il suo primo film, “Italiano medio”, da oggi nelle principali sale italiane. Non più, quindi, corti e trailer esilaranti ma un film vero e proprio, “dritto per dritto”, con una sua trama, una serie di personaggi e tante risate assicurate. Già il trailer promette bene: un piccolo capolavoro di intelligenza caustica, nonsense contemporaneo e humour nero sociale.
Marcello Macchia, in arte Maccio Capatonda, è originario di Vasto e da ragazzo ha vissuto a Chieti. Inizialmente si è fatto conoscere partecipando a “Mai dire lunedì” e “Mai dire martedì” della Gialappa’s, con le sue rivisitazioni in chiave grottesca di famosi trailer cinematografici. YouTube ne ha presto moltiplicato il boom: sul “Tubo” il mito di Maccio è divampato subito, esponenzialmente. In milioni hanno riso e condiviso le avventure dei vari Padre Maronno, Mariottide, Neri Pupazzo, la famiglia Braciola. Adesso è l’ora del grande schermo.
Nel cast, gli inseparabili Herbert Ballerina (Luigi Luciano), Rupert Sciamenna (Franco Mari), Anna Pannocchia (Adelaide Manselli) e Ivo Avido (Enrico Venti), con la partecipazione straordinaria di Nino Frassica. Il film racconta la triste storia, si fa per dire, di Giulio Verme, un ambientalista milanese oltranzista prossimo alla depressione e anche ai 40 anni. Avvilito, con tanta rabbia sorda addosso, Verme incontra sempre maggiori difficoltà a socializzare con i colleghi di lavoro, i vicini di casa, i familiari, e persino con la fidanzata Franca. Si sente un incompreso. Un quasi-adatto.
Il declino sembra ormai implacabile, ma ecco che all’improvviso la sua vita cambia completamente verso, e senso. Accade quando incontra Alfonso, un suo vecchio e inviso compagno di scuola che gli prospetta l’antidoto al suo mal di vivere: una pillola miracolosa capace di fargli usare soltanto il due cento del suo cervello, anziché il 20%. A quel punto tutto migliora. La depressione appare presto un lontano ricordo. Giulio abbandona l’ambientalismo e si dà con tutta l’anima, o meglio, il corpo alle donne, al calcio, al Grande Fratello, alle battute dozzinali e involontariamente demenziali. Diventerà, beatamente, un Italiano Medio, e il vip più famoso d’Italia.
Come sempre Maccio legherà risate a riflessioni sulla nostra piccola piccola Italia, sempre più preda di miti fasulli e falsi eroi. Non ci resta quindi che andare al cinema e gustarci quello che si prospetta un gran film.
Armando Zavaglia