“L’intervento della Consulta sull’autonomia differenziata di Calderoli smaschera le pretese truffaldine del nord che noi, tra i primi e in tempi ancora non sospetti, denunciammo con Pino Aprile, Gianfranco Viesti e l’allora senatrice Sabrina Ricciardi, avviando quelle azioni che di fatto la bloccarono nel 2018. Un a battaglia che ci ha visto protagonisti e partecipi negli anni successivi a decine di eventi, attività di divulgazione e manifestazioni di protesta che hanno visto molti nostri esponenti incatenarsi ai Palazzi romani”. Così Equità Territoriale, movimento politico meridionalista fondato da Pino Aprile contro le disuguaglianze, commentando la dichiarazione di illegittimità in alcune sue parti della legge sull’autonomia differenziata presentata dall’ex ministro Calderoli.
“Il dato politico emergente – prosegue la nota – è che con la riconquistata centralità del Parlamento non potranno non essere smascherati i veri obiettivi della Lega e dei suoi alleati, ma anche l’ambiguità di alcune componenti dell’opposizione che sull’autonomia non hanno mai avuto una posizione netta e univoca”. “Il che – conclude la nota – dà l’esatta misura dell’impegno del nostro movimento politico che si batte affinché finalmente nelle istituzione ci sia un partito inequivocabilmente a tutela dei cittadini italiani più penalizzati: i meridionali!.