Babacar-Bernardeschi: l’oro di Firenze

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La Fiorentina ha trovato la sua BB. Non è la Brigitte Bardot dei tempi passati ma la nuova coppia gol fatta in casa Bernardeschi-Babacar. Attendendo il tandem d’oro (ma fragilissimo come un vaso Ming, per quanto visto sinora) Rossi-Gomez, i viola si coccolano i gioielli provenienti dal settore giovanile che, sinora, non hanno tradito le attese. La coppia del futuro ha già impressionato nelle prime partite di questa Babacar_Bernardeschistagione e si prepara a essere la grande rivelazione del campionato, che attende sempre dei giovani pronti a mostrare il loro talento cristallino. Mister Vincenzo Montella, che a vent’anni esplose a Empoli e Genova, li sta dosando, poco alla volta, convinto di avere in casa la coppia del futuro o, almeno, un tesoretto che la Fiorentina potrà ottenere tra un paio di anni, quando arriveranno tutte le big a bussare alla porta. Babacar già alla prima gara tra i “grandi” ha mostrato il suo indubbio potenziale con la rete realizzata al Chievo Verona in Coppa Italia: una stella era sorta quel 14 gennaio 2010 e, due mesi più tardi, si è ripetuto anche in Serie A, realizzando una bella marcatura contro il Genoa e diventando anche il calciatore straniero più giovane ad avere mai segnato nel massimo campionato. Cesare Prandelli ne frenò più di una volta i bollori e Babacar, dopo l’addio del maestro di Orzinuovi, si trovò davanti Sinisa Mihajlovic, tipo tosto e intransigente che lo costrinse ad accettare il prestito in Spagna al Racing Santander (da qui si capiscono anche gli atteggiamenti da tenente nei riguardi di Stefano Okaka). Rientrato alla base dopo un anonimo campionato nella Liga, Babacar fu girato al Padova e, in seguito, al Modena dove, nella scorsa stagione, ha fatto impazzire i tifosi del “Braglia” che, con i venti gol nel torneo cadetto del loro bomber, hanno cullato il sogno di tornare in Serie A. Riscattato dalla Fiorentina, è partito a razzo con la perla infilata al Torino domenica scorsa: da notare, nell’azione, con quanta tranquillità si è liberato di Gillet prima di depositare il pallone in rete. Federico Bernardeschi, invece, ha avuto una trafila giovanile più tranquilla e regolare. È esploso l’anno scorso a Crotone, grazie a un super campionato condito da 39 presenze, 12 gol e una quantità industriale di assist che l’hanno portato sulle orme di Alessandro Florenzi, un altro giovane passato dallo “Scida” e consacrato nel suo club di appartenenza. Bernardeschi è diventato anche un tassello importante dell’Under 21 e sogna, come tutti, il passaggio alla Nazionale di Antonio Conte. Se mostrerà i suoi numeri, in maniera regolare, avrà un futuro luminoso e, non a caso, le voci che volevano un ritorno a Firenze di Adrian Mutu stanno lentamente scomparendo in concomitanza con l’Europa League. Puntare su qualche vecchia gloria o su svincolati di lusso sarebbe una scelta azzardata, considerando il gran potenziale tra le mani e le imbucate di un motorino come Cuadrado, pronto a imbeccare la meglio gioventù. La coppia BB, giovane, fredda e decisiva, sa già come colpire.

Massimo Maneggio