Conferita la cittadinanza onoraria a Bennato

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Chi ha detto che un consiglio comunale straordinario debba avere sempre un motivo preoccupante? Hanno dato prova del contrario oggi i consiglieri accorsi per il conferimento della cittadinanza onoraria a Eugenio Bennato. Nonostante qualche consigliere comunale assente per chissà quale motivo e la quasi completa mancanza di autorità regionali, provinciali o di comuni limitrofi, la scelta unanime della seduta e le bellissime parole spese per il cantautore hanno evidenziato la gioia nel poter accogliere un artista dal calibro di Bennato.

A spiegare le ragioni, l’assessore alla cultura Ornella Gallo «In onore del centenario della nascita del grande liutaio Nicola de Bonis, abbiamo voluto premiare il Maestro Bennato per la sua straordinaria sensibilità verso le radici e le tradizioni del sud che ha trovato in lui un eccellente interprete. Le sue esibizioni contribuiscono a diffondere la grande tradizione liutaia diffondendone il nome e l’origine, adempiendo così alla distinzione a vantaggio della comunità che compone Bisignano onorandola». Continua poi raccontando dell’incontro tra il Maestro de Bonis e il Maestro Bennato, di cui lo stesso cantautore racconterà che se n’è andato con due ricchezze: la splendida chitarra che ha comprato e un regalo, un solenne atto di fiducia da parte di Nicola l’anno prima della morte, la “tarantella de Bonis”, meglio conosciuta come “tarantella per chitarra”, riarrangiata.

Anche i pochi rappresentanti dell’opposizione hanno voluto spendere qualche parola per l’evento straordinario e con orgoglio e emozione si sono pronunciate per «il grande Uomo del Sud» come ha detto Stefania Bisignano. Il consigliere Isabella Cairo ha detto invece che questo conferimento è «Un importante tributo a una persona che contribuisce a migliorare la già bella città. Ha saputo musicare il Sud e la questione meridionale e ovunque i nostri concittadini vanno, portano questo sud nel cuore. Come lei, che porta la chitarra battente in giro per il mondo».

Ha concluso il consiglio comunale, egregiamente diretto come al solito dal Presidente Antonio Ammirata, il sindaco Francesco lo Giudice. Dopo uno straordinario discorso sull’età di rivoluzioni e cambiamento, sul rimanere smarriti davanti a questa immensità e l’incertezza che alberga nei cuori delle generazioni più giovani, ha lodato la liuteria de Bonis «che sono il richiamo di un passato antico, un’identità artigiana legata alla terra incontaminata e che prendendo elementi della natura ne traggono oggetti profondamente artistici e utili. È la volontà di tornare in sintonia con l’anima dei nostri luoghi che è ricordata nella chitarra battente, apprezzata in tutto il mondo. Per questo abbiamo inaugurato il I Festival della chitarra battente con questo gesto: il Maestro Bennato ha speso la su vita a narrare il martoriato sud con gli strumenti de Bonis. E ancora il musicista si ispira a lui, a loro, alla loro umiltà. La stessa del musicista. Da oggi Bennato non sarà bisignanese solo col cuore. Ma a tutti gli effetti».

La straordinaria seduta si è conclusa con l’effettivo conferimento al cantautore di scuola napoletana che ha voluto ringraziare il paese della valle del Crati col racconto, di prima mano, del modo in cui da ragazzo ha conosciuto Bisignano «A un certo punto nello studio Caliendo esce fuori questa chitarra calabra. La Calabria era conosciuta allora, ancor più di oggi, per essere un territorio arduo. E suonandola, ci accorgiamo tutti che suonava meglio. Venne fuori che dalla Calabria potessero uscire eccellenze basate sulla realtà dei fatti: quella chitarra suonava meglio delle altre. Andammo a Bisignano e il Maestro de Bonis ci raccomandò di diffondere la sua tarantella che è la massima espressione della musica popolare. E questa cittadinanza, dopo innumerevoli anni, è come coronare un sogno. Sto ancora pensando a cosa scrivere, nel futuro, e qualcosa scriverò, ma nel frattempo qualcosa l’ho realizzata. Ora negli States dicono “A wonderful chitarra battente”».

Con le sue note infine, la gente è scemata dalla sala per visitare il museo della liuteria, aperto per l’occasione. Le note dolci e piccanti, che profumano di sud.

Alfredo Arturi