Bilancio di previsione, Riparti Bisignano vuole maggiore concretezza

Letture: 2645

L’intervento del capogruppo di Riparti Bisignano, Veronique Capalbo, pubblicato nella sua interezza, dopo il recente consiglio comunale.

Oggi ci troviamo a discutere tra i vari punti posti all’odg, quello del bilancio di previsione stabilmente  riequilibrato. In sostanza si tratta di un bilancio di previsione nel quale viene assicurato un pareggio economico e finanziario. Per legge, questo bilancio è sottoposto al vaglio della commissione ministeriale e successivamente, a seguito di solito di un contraddittorio, Il Ministero dell’Interno lo approva con decreto e formula eventuali prescrizioni alle quali quindi l’ente locale è tenuto ad adeguarsi.

Serve per avviare la procedura del risanamento finanziario degli enti locali, perché il risanamento effettivo dell’ente è determinato dalla chiusura di tutta la gestione pregressa!

E’ come quando una famiglia ha speso più degli stipendi ricevuti e si sono accumulati tanti debiti. Il governo ci chiede non solo di restituire il debito, ma soprattutto di non accumulare più debiti, di saper spendere in misura equilibrata rispetto a quanto incassiamo, tenendo conto di una quota per poter restituire parte del debito pregresso.

Risanare stabilmente significa dimostrare di non indebitarci più. A questo il governo ci ha risposto che il bilancio preventivo delle spese e delle entrate future, per gli anni a venire è riequilibrato. Ma ci ha dato anche una serie di prescrizioni da osservare.

Ci ha detto che non possiamo spendere per assunzioni di nuovo personale, se non per quello già approvato, che le spese di gestione devono essere contenute.

Deve prevedere una seria riduzione delle spese correnti riorganizzando con criteri di efficienza tutti i servizi erogati, rivedendo le dotazioni finanziarie ed eliminando, o quanto meno riducendo ogni spreco nell’esercizio di servizi pubblici indispensabili. Si parla quindi di provvedimento in grado di prevedere il risanamento economico-finanziario dell’ente, indirizzandolo su una gestione delle finanze più oculata al fine di evitare il ripetersi del dissesto in futuro e rispettare gli eventuali obblighi debitori assunti per il risanamento.

Si deve riqualificare la spesa e ottimizzare le entrate.

In queste ultime settimane più volte abbiamo letto e sentito con toni di soddisfazione il Sindaco a nome dell’Amministrazione comunale che finalmente questo comune ha intrapreso la via del risanamento finanziario grazie all’ approvazione della proposta del bilancio stabilmente riequilibrato da parte del Ministero dell’Interno e con soddisfazione, di aver ottenuto tale parere favorevole solo in sette mesi.

Effettivamente gli uffici hanno lavorato bene, ma vorrei sommessamente ricordare che la tempistica di approvazione da parte del ministero degli Interni è quella prevista nella prassi tra i 5/ 10 mesi, salvo per quelle amministrazioni che evidenziano problemi gravi a monte o per le quali ci siano eventuali infiltrazioni mafiose e per fortuna non è il nostro caso 

Per esempio il comune di Acri= 6 mesi

ma non è questo il punto, la questione semmai è un’altra e cioè dalla data di questa approvazione l’ente comune  quindi l’amministrazione Comunale  è chiamata ad imboccare un percorso obbligato verso il risanamento dell’ente un percorso  stretto duro e difficile che si pone il problema di come impiegare al meglio le poche risorse finanziarie per rispondere alle esigenze di un territorio che giorno dopo giorno ha necessità di interventi, di servizi che i nostri cittadini ci chiedono e si aspettano …. quindi parlo di viabilità, di trasporto urbano, della raccolta dei rifiuti solidi urbani o dei servizi alla persona fino alla sfera sociale.

Servizi erogati dall’ente comune che ormai a causa del dissesto finanziario i nostri cittadini pagano mediante imposte e tasse al massimo delle aliquote e che verosimilmente non rispondono né sull’efficienza né tantomeno nella qualità del servizio e non sono io a dirlo ma le continue lamentele che i cittadini quotidianamente ci rivolgono.

Per esempio, abbiamo il costo per una semplice scia (segnalazione certificata di inizio attività per lavori) e che in tempo di predissesto bastava versare al comune il tributo di 56 euro fino ad un max di € 120 e che oggi in virtu’ del dissesto il commissario ha rideterminato questa tariffa a ben 516 euro quale importo minimo, anche per lavori di poche centinaia di euro.

Oppure il costo della mensa scolastica per la quale ho riletto le tariffe del commissario e contrariamente a quanto da voi asserito nel precedente consiglio comunale prevedono una tariffa minima anche per un reddito pari a zero.

Ma se chiediamo sacrifici ai noi cittadini, nel contempo proprio per la situazione di dissesto finanziario l’ente comune è chiamato ad una rigorosa linea di trasparenza negli atti che gli uffici trattano senza opacità e per questo che chiediamo più trasparenza.

E mi rivolgo alla assessore Stefania De Marco, da l’assessore delegata e che personalmente stimo ed apprezzo, e la esorto a spronare gli uffici comunali nel rendere gli atti amministrativi trasparenti, a verificare e raccomandare di adottare quei criteri aderenti alle intenzioni del legislatore e da applicare negli affidamenti degli incarichi e degli appalti; affinché ogni cittadino possa percepire il metodo utilizzato.

Siamo un comune che ha cancellato il trasporto scolastico e non ha inteso intraprendere nessun percorso alternativo per il ripristino di tale servizio sapendo che parliamo di un servizio dedicato a bambini che frequentano le scuole di istruzione primaria quindi dell’obbligo scolastico sancito dalla Costituzione Italiana.

Siamo un Comune che oggi registra un preoccupante tasso di disoccupazione ed in questo tasso ne entrano a far parte tutti quei lavoratori che prestavano la loro attività in strutture imprenditoriali riconducibili alla nostra Amministrazione Comunale di Bisignano e non possiamo voltare le spalle alla loro richiesta di lavoro.

Essere un amministratore oggi sicuramente è difficile ma lo è di più in chi in veste di amministratore si prodiga a trovare soluzioni e nuovi percorsi per dare un contributo a risolvere i problemi dei cittadini che non sono soltanto il piccolo intervento di una spalmata di cemento o di asfalto che è una pratica amministrativa di ordinaria manutenzione e che normalmente è coordinata direttamente dagli uffici preposti. Né tantomeno ci dobbiamo sentire soddisfatti e appagati per alcuni finanziamenti ottenuti se sono finanziamenti fine a sè stessi e non generano una ricaduta economica sociale e culturale.

Mi spiego meglio: a che serve realizzare una piazza rivestendola con manufatti di eccellenza con soluzioni avveniristiche quando a viverla non ci sono i nostri giovani che nel frattempo partono per trovare un posto di lavoro oppure a che serve restaurare il borgo della nostra città se non lo riempiamo di gente che ci abita e che vive il borgo cittadino. Queste piazze e questi borghi devono essere riqualificati, dobbiamo ricevere finanziamenti per realizzarli ma questo è un punto di partenza, di pari passo si deve pianificare una progettualità di sviluppo del territorio.  

Bisogna andare oltre pensare in grande per come spronare e far crescere l’economia del nostro territorio, mettere in campo gli attrattori economici artistici con le peculiarità del ns territorio.

Perché noi abbiamo tante peculiarità che ne fanno di questa terra un unicum rispetto agli altri comuni limitrofi …..basti pensare alle produzioni orticole della nostra media valle del Crati e del fico dottato cosentino ai liutai di Bisignano conosciuti in tutto il mondo,  ai ns.  fiumi.

Amministrare quello che i commissari ci hanno imposto e cioè amministrare l’ordinarietà facendola passare per aspetti straordinari è una pratica miope che non porta a nulla.

Per cui non bisogna sentirsi appagati perché da adesso incominciamo il percorso del risanamento finanziario dell’ente ed aspettare dai 5 ai dieci anni per ritornare alla normalità e pensare poi allo sviluppo del territorio.

Sig Sindaco sigg. amministratori bisogna fare di più e meglio per questa città:  è questa la missione alla quale voi oggi che rappresentate l’organo del governo della città di Bisignano siete chiamati.

Questa città, questa popolazione merita di più e merita altro che la semplice amministrazione ordinaria.

Noi come opposizione ci sentiamo di intraprendere questo percorso che va oltre il ruolo di una asfittica opposizione fine a sè stessa e ve ne daremo atto nel corso delle comunicazioni.

Avremmo voluto dare il ns contributo con idee e proposte, alle quali questa amministrazione non ha inteso rispondere, nonostante le tante dichiarazioni ed inviti a collaborare. Ci siamo resi disponibili ad istituire una commissione speciale  PNRR o per altri finanziamenti ma l’assordante silenzio è la prova che fino ad oggi questa maggioranza non ha l’interesse a coinvolgere l’intero consiglio Comunale.

Perché ricordiamoci che se abbiamo intrapreso un cammino verso il risanamento duro e tortuoso, è vero anche che ci stanno dando tanti finanziamenti a pioggia, altri con semplici richieste…. come quei finanziamenti per i comuni marginali per aprire nuove attività economiche o per cambiare residenza e venire ad abitare nel ns comune.

Ho letto che finalmente avete pubblicato l’avviso per partecipare a questi finanziamenti. Ma dobbiamo saperli rendere appetibili, con un’adeguata promozione. Trovo sbilanciato la quota di finanziamento tra le due misure… avrei privilegiato la quota per le attività economiche, mentre nei bandi vengono messe maggiori risorse per lo spostamento delle residenze… comunque sono scelte politiche.

A proposito di finanziamenti, al consiglio precedente avevo chiesto una ricognizione dei finanziamenti in essere relativi alle scuole materne e medie.

Tutti quei finanziamenti a rischio revoca, come già avvenuto per la scuola materna di Campo sportivo e mi riferisco alla scuola elementare di Via del Salvatore, a quella di San Francesco, a quella di Soverano.

Da Rendiconto approvato risultano i seguenti contributi agli investimenti:

Contributo finanziamento Casa di riposo per 936.000;

Contributo regione per acquisto e recupero alloggi nel centro storico per edilizia sociale per euro 80.000 circa;

Scuola elementare Soverano per circa 156.000;

Scuola elementare Soverano per 160.000;

Scuola Materna Soverano per 109.000,00;

Scuola Materna San Francesco per 213.500,00;

Scuola Via del Salvatore per 213.000;

Scuola Media 2° lotto per 225.000;

A che punto siamo?

Siamo preoccupati perché in molti casi sono opere in corso di realizzazione come in Via del Salvatore con un cantiere aperto con il rischio che ne consegue in quanto potrebbero verificarsi gravi problemi alle abitazioni vicine nel corso dell’inverno.

Per la scuola campo sportivo (ho letto che l’apertura è prevista per il 21 Novembre) avete affidato per la pulitura della stessa scuola per circa 6.000 euro… Siamo sicuri che non ci siamo altre opere da eseguire per renderla agibile visto che era stato presentato un progetto ed ottenuto un finanziamento di 252.000 euro e che si è perso per renderla agibile ed antisismica?

Di quali lavori si tratta? Avete verificato la congruità dei lavori rispetto a quanto da voi liquidato? Avete valutato attentamente cosa significa rinunciare ad un finanziamento attivato?

Perché forse non è molto chiaro a tutti noi che quando si perde un finanziamento attivato anche se rinunciamo, per svariati motivi, senza avere iniziato i lavori, non è vero che non succede niente… I progettisti, le spese per gli incarichi affidati per i progetti esecutivi consegnati sono spese che state sostenute dall’ente e che prima gravavano su questi finanziamenti ed ora impattano sull’ente…. Non abbiamo impatto zero…. Ci sono delle responsabilità!!!

Ritornando al bilancio preventivo che siamo chiamati ad approvare, ritengo che nelle singole poste non sia variato rispetto a quando lo avete proposto ed approvato a Febbraio – Marzo 2022 e quindi non avrei nulla da aggiungere rispetto a quanto già detto in quella sede.

Per esempio, avete previsto costi troppo elevati per il servizio della raccolta dei rifiuti, anziché ottimizzare tale spesa, mentre avete azzerato il costo per il trasporto scolastico, dimenticando che anche questo settore aveva dei lavoratori e che oggi si ritrovano disoccupati. Per alcuni lavoratori facciamo giustamente delle barricate e per altri ce ne dimentichiamo, pensando che per loro va tutto bene. Anche loro hanno famiglia!

Questo  quanto riteniamo di segnalare su questo punto all’OdG.

Per il piano alienazioni: sono scelte prettamente politiche, per la quale questa opposizione pensa che l’immobile adesso inserito nel Piano delle alienazioni del piano terra Mercato coperto avrebbe potuto essere individuato per il finanziamento dei comuni marginali per la linea di finanziamento relativamente ali immobili di proprietà del comune da destinare in comodato d’uso gratuito alle nuove attività produttive.