Eppure, si era provato a fare un percorso di serio marketing territoriale. Prendiamo il testo dal sito cantiereperoccupazione.com, dove possiamo leggere come doveva essere impostato intanto il cammino dei frati santi
ITINERARIO DI FEDE, CULTURA E NATURA NELLA VALLE DEL CRATI (A CURA DI MARILENA CALABRESE)
IL CAMMINO DEI FRATI SANTI: SANT’UMILE DA BISIGNANO E SANT’ANGELO D’ACRI
L’itinerario intende favorire lo sviluppo del turismo religioso e la valorizzazione della qualità dell’esperienza turistica, riscoprendo il territorio del CRES, le sue radici religiose e culturali e instaurando un giusto rapporto con la natura e con luoghi incontaminati. Puntando sia sull’essenza religiosa che sulla bellezza artistica e culturale l’itinerario svela valori e spazi che per molti anni sono stati trascurati o del tutto dimenticati.
L’itinerario proposto offre al viaggiatore la possibilità di vivere un’esperienza unica, diversa, irripetibile, mai vissuta prima. Fa leva non solo su aspetti culturali, ma anche sulla conoscenza delle relazioni che nei luoghi del CRES si possono generate così da conoscere e vivere a pieno la tradizione dell’area. Un percorso lento che consente un’immersione totale del viaggiatore nella cultura locale del territorio e favorisce il rispetto non solo per le tradizioni e le persone, ma anche e soprattutto per l’ambiente e l’ecosistema. Si ha la possibilità di attraversare paesaggi rurali affascinanti e ancora ben conservati, dove l’agricoltura è fondata sulla multisettorialità e multifunzionalità.
L’itinerario promuove forme di ricettività basate sulla valorizzazione del patrimonio territoriale che mettono in rete le risorse, integrando natura, cultura, società ed economia per lo sviluppo dell’economia locale. Si punta quindi su una modalità di viaggio a stretto rapporto con le radici della nostra terra, lontano dal caos frenetico delle città, che valorizza e promuove lo sviluppo del territorio in un modo responsabile e sostenibile. Saranno favorite attività che permettano la sana socializzazione tra ospiti, attraverso percorsi incentrati sulla mobilità lenta, proprio per godere a pieno del paesaggio e delle sue attrattive, con un occhio attento anche alla disabilità.
Tappa 1: Conosciamo Bisignano attraverso l’arte, l’artigianato artistico, la liuteria e il Sant’Umile.
Bisignano è il paese di Sant’Umile, che vanta una serie di strutture architettoniche di notevole pregio, splendidi palazzi patrizi e numerose chiese. Da visitare il Santuario o “Convento della Riforma”, fondato dal Beato Pietro Cathin, e la casa natia del Santo. Percorrendo le vie del centro storico, un vero e proprio intrico di vicoletti, archi e scalinate, si arriva ad ammirare il Duomo della città o “Cattedrale” intitolata a Santa Maria Assunta che presenta forme architettoniche tipiche del periodo normanno. Di notevole importanza anche il Museo dell’arte Sacra e il Museo della Liuteria “Nicola e Vincenzo De Bonis”, quest’ultimo dedicato a due membri di una delle più grandi famiglie di liutai del mondo. Da visitare le numerose botteghe ispirate alla produzione di strumenti a corda, i laboratori dei discendenti diretti della famiglia De Bonis dediti alla costruzione della famosa “chitarra battente” e le attività artigianali dei maestri ceramisti capaci di costruire uno stile unico, in grado di coniugare tradizione e innovazione grazie a moderne tecniche di produzione artistica.
Tappa 2: Visitiamo Acri dal centro storico alla basilica di Sant’Angelo
Acri è il paese di Sant’Angelo al secolo Lucantonio Falcone, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che, percorrendo instancabilmente il regno di Napoli, predicò la parola di Dio con un linguaggio adatto ai semplici. Vanta di un bellissimo centro storico abbellito da Palazzi e chiese, per lo più settecenteschi, di notevole interesse, tra cui la Basilica di Sant’Angelo di Acri costruita nel 1898 in memoria del “predicatore calabrese”, la Chiesa dell’Annunziata, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, sorta sulle spoglie di un edificio romanico, la Chiesa dei Padri Cappuccini con annesso Convento, fondata nel 1590, che custodisce un gruppo in alabastro raffigurante una settecentesca Deposizione e il museo di Sant’ Angelo, la Chiesa di San Nicola dell’XI sec, la più antica che mantiene le caratteristiche proprie dell’architettura medievale. Notevole importanza ricopre il Castello di Acri, noto come Rocca dei Bruzii, e il Palazzo dei Principi Sanseverino di Bisignano, poi Falcone, del XVII secolo, dove al suo interno è presente il MACA Museo Arte Contemporanea Acri dedicato a Silvio Vigliaturo, artista e maestro del vetro.