Il Consiglio comunale a Bisignano in sessione straordinaria, dovuto ai gravi fatti di cronaca recenti sul territorio, ha ospitato la Presidente della Provincia di Cosenza, i sindaci dei territori limitrofi, i degelati politici alla legalità e alla anti ‘ndrangheta e altri esponenti a livello regionale.
L’amministrazione comunale ha ribadito come il tema della sicurezza è centrale per una città come Bisignano, dove talvolta si vivono episodi di intolleranza nonché di violenza inaudita e ingiustificata.
Il governo del territorio, la sua tutela e messa in sicurezza sono temi sempre più all’ordine del giorno, la consapevolezza dei presenti è stata necessaria su ciò.
Dovrà aumentare così anche la sicurezza urbana, magari alzando il livello di controllo del territorio in forme che non comportano l’uso della forza, ma solo una presenza vigile in zone a rischio.
La serata è stata ben partecipata, con vari ospiti a susseguirsi ai microfoni, in un dialogo/confronto utile a capire i meccanismi da attuare per aumentare il senso di sicurezza.
I politici (di qualsiasi corrente e in qualsiasi ruolo), del resto, avrebbero un obbligo morale nel promuovere una sorta di codice deontologico ed etico nei confronti della città: insistendo sulla giustizia e sulla sicurezza sicuramente aumenterebbero anche una piena maturità all’interno della popolazione.
Lì dove c’è sicurezza si trova la legalità e lo sviluppo. Nei vari interventi del Consiglio comunale è rimarcata – implicitamente – la sensazione di aumentare anche la cultura della legalità, utile alla società nel suo processo di crescita, partendo anche dalle nuove generazioni, per inculcare i valori della democrazia e della libertà.
C’è tutto un cammino ancora da fare, un percorso sociale che parte dal combattere l’indifferenza, per poi passare per la mancanze di opportunità, di cultura, di lavoro. E, per completare tutto ciò, c’è il cosiddetto atteggiamento mafioso che molti sottovalutano perché magari in una determinata piazza non c’è… il mafioso conclamato. Questo è il grande sbaglio di partenza, e di mafia, ma soprattutto di come fare antimafia, si deve parlare ogni giorno.
Su questo sito in questi anni non è mancata una lunga rassegna di fatti di cronaca sul territorio, gli episodi non sono il frutto di giornalisti cattivi (una amministrazione comunale del passato fece intendere questo, eh…) e nemmeno delle forze educative sul territorio.
Forse anche il concetto di antimafia è un po’ distorto da queste parti, l’antimafia non è né un mestiere e né un’occasione per pavoneggiarsi nei territori (passerelle ce ne stanno troppe, bisogna esprimersi sempre e non solo quando c’è il selfie a portata di mano…). L’antimafia, la cultura della legalità dovrebbe essere un impegno costante, che portano a lottare per un futuro migliore.
Aver notato in questi territori, negli anni e nei mesi precedenti, una crescente superficialità nell’affrontare argomenti di cronaca è un motivo di grande perplessità. Notare come per tanti gravissimi fatti alla fine parlano i soliti tre – e basta guardare un po’ una cronologia di fatti e eventi per avere riscontro di ciò – fa capire come non ci sia nessuna memoria e come una coscienza possa essere pulita o meno.
Bisignano, basta con il garantismo, l’omertà e il mutismo.
La Lezione di Pino Masciari
Tempo fa questo portale solidarizzò con l’imprenditore Pino Masciari, un appello lanciato per dimostrare come il tema della legalità debba essere sempre da monito nella vita di ognuno
L’ultimo comunicato inviatoci dal coraggioso testimone di giustizia è una coincidenza che possiamo utilizzare proprio in materia. Leggere le parole di un vero eroe contemporaneo speriamo sia da spunto.
CRIMINALITA’ ORGANIZZATA: CAUSA DELLO SPOPOLAMENTO DEL SUD ITALIA
I nostri giovani continuano a lasciare il Sud Italia. Perchè? Il Sud, la Calabria in modo particolare, è terra arida per chi ha bisogno di far crescere e fiorire il proprio futuro. Nel settore privato, imprenditoriale, commerciale, se cresci rischi di perdere tutto, perché attiri immediatamente gli avvoltoi della ‘ndrangheta. La politica nel suo significato più autentico è nobile, dovrebbe incarnare gli ideali più alti, ma purtroppo è l’uomo che fa politica e l’uomo ha le sue debolezze.
Qualcuno di loro o per paura o per avidità o per sete di potere, finisce direttamente o indirettamente a favorire l’illegalità, cadendo nelle logiche mafiose. Le coscienze della gente comune sono messe a posto dalle notizie di indagini e blitz, che di fatto danno l’impressione che “qualcuno se ne stia occupando”, restituendo l’illusione che questo basti a ritenersi non direttamente coinvolte e responsabili.
E la ‘ndrangheta, in questo status quo, continua a conquistare terreno, a sostituirsi allo Stato, a garantire un’efficienza, che seppur sanguinaria ed efferata, rimane tempestiva. Da quello che emerge dalle indagini, hanno talmente tanta liquidità di denaro, che potrebbero risanare il debito pubblico italiano e non solo.
Di questo passo, se i giovani non mostreranno consapevolezza, se non se ne parlerà apertamente, se non si denuncerà ogni qualvolta si avrà sentore di una forzatura, di una stortura, di una vessazione, il potere della criminalità organizzata crescerà ancora e occuperà tutti i centri di potere, nazionali e internazionali. L’allarme è grave e urgente! Questa inconsapevolezza, vera o apparente, è forse la più pesante responsabilità che grava sulle nuove generazioni.