Il Sindaco Fucile: “Bisignano, Sant’Umile è la nostra parte integrante”

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Discorso in occasione della riapertura della Chiesa Sant’Umile del sindaco di Bisignano, Francesco Fucile.

Molto Reverendo Ministro Provinciale dei Frati Minori di Calabria, Padre Mario Chiarello, Rev.di Sacerdoti e Frati Minori Francescani, colleghi sindaci, autorità e rappresentanti, qui convenuti, di istituzioni, dell’Amministrazione provinciale, delle Forze dell’Ordine e dei militari, degli enti e delle associazioni, carissimi concittadini,
“Gaudeamus et Exultemus!”
perché con grande emozione – la stessa che oggi sta nei cuori di tutti i bisignanesi – siamo qui riuniti, sul sacrato della Chiesa della Riforma, non per passarci davanti e tirare diritti  come abbiamo fatto per 13 lunghi anni, ma per spalancare la porta d’ingresso dell’edificio sacro e riaprirlo al culto; ossia per rendere nuovamente fruibile ai fedeli la chiesa del Convento di San Francesco Stimmatizzato, meglio conosciuta come chiesa della Riforma, in cui visse gran parte della sua esistenza, fino al giorno del suo pio transito, uno dei figli francescani più illustri di Calabria e di cui la Città di Bisignano è orgogliosa e onorata di avergli dato i natali: Sant’Umile da Bisignano.

Oggi per la mia comunità è un giorno di gaudio e di festa, da vivere in comunione e gioia con tutti voi, all’insegna della condivisione e dello stare insieme, in particolar modo con la famiglia minoritica di Calabria che ha investito risorse economiche ed energie importanti affinché la chiesa fosse riaperta al culto.
Grazie di cuore, carissimo Padre Mario, grazie carissimi frati per la vostra generosità e per il dono della Vostra Presenza a Bisignano; con il vostro carisma, con la vostra spiritualità a servizio della Chiesa e degli ultimi, con la vostra opera di pace, siete presenti a Bisignano da otto secoli.
Mi sento in dovere di ringraziare la BCC Mediocrati, nella persona del Presidente Dott. Nicola Paldino, che ancora una volta ha mostrato disponibilità non comune alle richieste della fraternità di Bisignano e i devoti di Sant’Umile che hanno contribuito, con le offerte, alle spese sostenute per i lavori di consolidamento e restauro, anche se resta ancora molto da fare per pagare i debiti contratti dai frati. Sia pur nella consapevolezza che stiamo vivendo un periodo di ristrettezze economiche, confido in un ulteriore gesto di generosità da parte di tutti a seconda delle proprie disponibilità economiche.
Consentitemi, infine, di ringraziare anche i miei giovani colleghi amministratori comunali, che in un momento di grande difficoltà economica per il Comune di Bisignano, in cui è difficile perfino assicurare i servizi pubblici essenziali a causa del dissesto finanziario dell’Ente, hanno fatto proprio e senza esitazione il mio invito di devolvere un contributo di 20.000 euro in favore dei Frati Minori. A piccoli o grandi passi, l’importante è percorrere la strada fino in fondo, insieme.

Ai bisignanesi e alla fraternità di Bisignano ho promesso, abbiamo promesso il nostro impegno affinché venisse riaperta la Chiesa di Sant’Umile, ricchezza e vanto della nostra comunità, e come si usava in altri tempi, “promissio boni viri est obbligatio” («La promessa di una persona onesta è un obbligo».)

Come Amministratori, però, non ci siamo limitati solo a questo; ci siamo infatti già attivati, con determinazione e senza troppi proclami, perché l’esperienza ci insegna che bisogna avere prudenza e molta pazienza, nella ricerca di nuovi finanziamenti, per contribuire a restaurare i dipinti murali che sono all’interno dell’edificio sacro e per completare alcuni
interventi che restano ancora da fare e che sono emersi nel corso dei lavori di ristrutturazione della chiesa. Ci auguriamo e siamo fiduciosi di poter dare questa buona notizia già nel corso del 2023.
Caro Padre Mario, che grande sfida abbiamo vinto, tutti assieme, passando dall’ansia iniziale del 2010, quando la chiesa venne chiusa al culto e i frati furono costretti a lasciare il convento per trasferirsi temporaneamente in un altro edificio, all’entusiasmo di oggi.
Questa chiesa, la nostra chiesa, non è soltanto un luogo di culto: è un simbolo, è parte della storia di questa comunità, è uno dei cuori pulsanti, tra i più importanti, del Francescanesimo in Calabria: aveva soltanto bisogno di aiuto per resistere, per rinascere a nuovo splendore e forza.
Ci siamo incontrate persone con un cuore e un obiettivo unico e menti e intelligenze diverse che hanno creduto in questa sfida, aiutandosi a vicenda. È toccato a noi compiere questo dovere, questo servizio da rendere, questo contributo da offrire, con discrezione e rispetto, per intraprendere un cammino che, qui a Bisignano, in questo particolare momento storico, nessuno poteva compiere al nostro posto. Un cammino che siamo stati chiamati a percorrere insieme.
E, probabilmente, non è un caso che la riapertura al culto della chiesa avviene in un particolare periodo di grazia che la nostra comunità sta vivendo: la ricorrenza degli 800 anni della fondazione di questo Convento.
L’evento di oggi, assai significativo per la nostra comunità, è reso ancora più straordinario perché si incastona in un periodo di quattro anni, dal 2023 al 2026, che sarà ricordato nella storia della famiglia del santo di Assisi come unico Centenario Francescano perché comprende alcune tappe fondamentali dell’esperienza di San Francesco d’Assisi e della prima comunità francescana.
1223-2023: ottavo centenario della Regola francescana e del Natale di Greccio.
1224-2024: ottavo centenario dell’impressione delle Stimmate, sul monte della Verna.
1225-2025: ottavo centenario del Cantico delle creature.
1226-2026: ottavo centenario della Pasqua di Francesco, il suo passaggio alla vita eterna, avvenuto la sera del 3 ottobre 1226 ad Assisi.

La soddisfazione di questo momento memorabile assume quindi un significato ancora più particolare, di memorie, di coincidenze, ma anche di significati allegorici.
Due sono le immagini che immediatamente e prepotentemente si mostrano: la prima è quella delle campane che, dopo tanto silenzio, con i loro rintocchi ricominceranno non solo a indicare le celebrazioni liturgiche e le altre manifestazioni di preghiera, ma a scandire i momenti più importanti della vita della nostra comunità, ad esprimere i sentimenti del popolo quando esulta e quando piange, quando rende grazie o eleva suppliche.
L’altra immagine è quella della porta aperta.
Le nostre chiese non dovrebbero mai essere chiuse. Poter di nuovo varcare la soglia della Riforma ha un valore simbolico forte: si entra in questa chiesa per vivere i momenti significativi delle nostre vite; per rafforzare il nostro legame con Sant’Umile, un uomo divino, che attraversò con passo fermo la terra del suo tempo: vero esempio di fede, di santità, di umiltà, di mitezza, di benignità, di magnanimità, di semplicità che nobilita la vita ordinaria.
C’è, ancora, la speranza di riprendere a vivere pienamente la storia centenaria della nostra chiesa, soprattutto di non dimenticare il senso di appartenenza e di comunione che siamo stati capaci di esprimere in questa occasione.

La Chiesa della Riforma torna ad essere il simbolo e il riferimento della nostra comunità, torna ad essere fruibile da ognuno secondo la sua sensibilità, e questo luogo lo è: alcuni saranno attratti dagli affreschi realizzati all’interno della chiesa dal pittore Emilio Iuso da Rose, definito da illustri critici “Il piccolo Giotto della Calabria”, altri dal duecentesco chiostro del convento, che, dopo la rimozione del tendone, è ritornato ad essere inondato di luce, altri gioiranno nell’ammirare le opere d’arte, su tutte il meraviglioso Crocifisso ligneo realizzato da frate Umile da Petralia Soprana nel 1637, la splendida statua della Madonna delle Grazie, scolpita nel 1532 in marmo bianco di Carrara e attribuita alla scuola di Antonello Gagini, in tanti preferiranno abbandonarsi al silenzio, alla riflessione, alla preghiera, partecipare alle funzioni religiose.
Tutti, insomma, possiamo trarre beneficio da una sosta quassù, su questo colle che da 8 secoli ospita il Convento dei frati Francescani.
Il mio invito, allora, è quello di scoprire e riscoprire ogni dettaglio di questo meraviglioso edificio, che ora può accogliere al meglio la vita liturgica della famiglia francescana di Bisignano e di tutti i cittadini e devoti di Sant’Umile.
Per di più, esso rappresenterà per Bisignano, ne sono sicurissimo perché è sempre stato così, un fattore fondamentale di accoglienza, di crescita, di sviluppo culturale e sociale. La chiesa di Sant’Umile sarà quindi sempre più parte integrante di noi, di una comunità orgogliosa del suo passato, che è consapevole di essere radicata in una storia civile, sociale, culturale e religiosa importante.

In conclusione il mio pensiero va agli ammalati e a coloro che per vari motivi non possono essere presenti a questo gioioso avvenimento.
Sono tante le persone care che in questi tredici anni ci hanno lasciato. Avrei voluto che fossero qui presenti per festeggiare con noi; sono tanti i sentimenti che attraversano la mia mente ed il mio cuore, troppi per poterli riassumere in poche parole.

Un auspicio però vorrei condividerlo con voi perché per me è davvero importante. Tra poco, a nome di tutta la Città di Bisignano, insieme al Ministro provinciale, in rappresentanza di tutti i frati, riapriremo la chiesa del Santuario. La porta che abbiamo di fronte si spalancherà.
Saliremo gli stessi gradini dove frate Umile, di ritorno dal suo ultimo viaggio da Roma, si inginocchiò e ringraziò la Madonna delle Grazie per avergli concesso di ritornare e morire nella sua patria.
È un segno tangibile di ripartenza, di fiducia, di speranza della rinascita. Ma noi dobbiamo comunque, anche simbolicamente, aprire i nostri cuori a questa comunità che dobbiamo ricostruire, perché ci sia uno spazio di ricrescita per tutti, perché ci sia un modo diverso di lavorare insieme. Una cittadina unita, piena di aspettative e fiduciosa in un radioso futuro.
Aprire, anzi spalancare le porte alla speranza per rinascere a nuova vita, con la gratitudine e la riconoscenza che oggi riempiono di gioia i nostri cuori, allietano la nostra anima, illuminano questa santa giornata.Grazie!

IL SINDACO DI BISIGNANO
Dott. Francesco Fucile

 

 

Presente all’appuntamento, da Foto Perri in questi giorni successivi all’evento della riapertura sarà possibile visionare e ordinare le foto di una giornata che sarà storica.